Ora Biden è in vantaggio, ma Trump grida al “furto”. “Ci sono più schede che votanti per il voto postale”

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epa08630507 US President Donald J. Trump formally accepts the 2020 Republican presidential nomination during the closing night of the Republican National Convention, on the South Lawn of the White House, in Washington, DC, USA, 27 August 2020. Due to the coronavirus pandemic the Republican Party has moved to a televised format for its convention. EPA/Erin Scott / POOL
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Nell’entourage di Joe Biden iniziano a sbilanciarsi, dopo una nottata passata a inseguire le proiezioni che davano Donald Trump in vantaggio in numerosi Stati chiave che non avrebbero permesso al Dem di sperare nell’elezione alla Casa Bianca: “Andiamo verso la vittoria in Wisconsin e Michigan, sarà Joe il nuovo presidente“, dicono annunciando anche che l’ex vicepresidente dell’amministrazione Obama parlerà alla Nazione in giornata. Dall’altra parte, Trump si scaglia nuovamente contro il voto per posta, adesso che le proiezioni lo danno perdente, forse per appena un grande elettore di differenza: “La scorsa notte ero in testa, spesso in modo solido, in molti Stati chiave che, in quasi tutti i casi, i Democratici governavano e controllavano. Poi, uno per uno, hanno iniziato a sparire magicamente mano a mano che venivano contate discariche di schede a sorpresa. Molto strano. I sondaggisti si sono sbagliati totalmente e come mai nella storia”, ha scritto in un tweet dopo la variazione del risultato (provvisorio) in stati come Wisconsin, Michigan e Nevada.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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