I carabinieri di Sant’Antimo a libro paga della camorra: ecco le accuse dei pm

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Erano a libro paga della camorra, con un fisso di mille euro mensile. Ma anche soci occulti della criminalità di Sant’Antimo: compravano, infatti, a basso costo villette abusive costruite in zone vincolate su cui avrebbero dovuto esercitare il loro controllo. Villette poi rivendute con ampio margine, sempre grazie alla loro amicizia con il boss Pasquale Puca. E non è tutto: capretti e cesti di pesce, dolci artigianali la domenica, champagne e altri regali, tanto per non indispettire nessuno. Sono queste le accuse mosse ad alcuni degli otto carabinieri indagati dalla Dda di Napoli per collusione con il clan Puca di Sant’Antimo. Indagini sul gruppo di lavoro che avrebbe dovuto fronteggiare abusi edilizi, traffici illeciti di rifiuti e che avrebbe dovuto contrastare il clan del boss Pasquale ‘o minorenne (da qualche anno all’ergastolo).

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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