Governo, l’ultima parola agli iscritti 5 Stelle, ma Rousseau non è affidabile

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Nel Movimento, gli iscritti hanno la prima parola…». Pausa, Max Bugani si avvicina a passo svelto verso il portone di Palazzo Chigi. Senza fermarsi, gira la testa verso la piazza. Aggiunge quel che deve per completare la frase. «… E anche l’ultima».

Ecco, finisse nel peggiore del modi, con gli iscritti alla piattaforma Rousseau che votano in maggioranza contro il varo della nuova maggioranza giallorossa e contro il governo Conte 2, la scena iniziale del film sarebbe questa. Giovedì 28 agosto, quasi sera, manca poco al momento in cui Giovanni Grasso, consigliere per la comunicazione del Quirinale, darà conto della convocazione di Giuseppe Conte per l’incarico. Bugani, uomo forte dell’Associazione Rousseau, da qualche tempo in rotta con Luigi di Maio, che raggiunge proprio Di Maio a Palazzo Chigi. Cammina a passo svelto affiancato da Pietro Dettori, uomo cerniera tra la Casaleggio associati e i pentastellati di governo, che invece a Di Maio è legatissimo. E si fa carico lui, Bugani, di dirlo. Di dire che la piattaforma Rousseau avrà l’ultima parola su tutto.

Il Corriere

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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