Marano, indagine dei carabinieri sulla palazzina del lotto A del cimitero. Fu realizzata da una ditta di camorra, verifiche a 360 gradi

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I carabinieri della Compagnia di Marano hanno avviato un’indagine sulla palazzina del lotto A del cimitero, realizzata una decina di anni fa dalla ditta Mastromimico, poi confiscata dallo Stato per gli acclarati legami tra i suoi titolari e una fazione del clan dei Casalesi. La Mastromimico ha curato anche i lavori di restyling del palazzo Merolla, acquistato dal Comune dalle mani di una ditta, la Tiziana Costruzioni, anch’essa confiscata dallo Stato poiché riconducibile alla famiglia Simeoli.

I militari dell’Arma stamani si sono recati al cimitero, accompagnati dal tecnico comunale Tommaso Galluccio, per eseguire le prime verifiche. Da quanto trapela, gli accertamenti degli inquirenti si starebbero concentrando sui certificati di collaudo e agibilità. Non si escludono, tuttavia, ulteriori verifiche di carattere tecnico e amministrativo. In quella parte del cimitero si decise, tra l’altro, di non installare i bagni e l’ascensore ha spesso fatto le bizze.

Nei giorni scorsi una famiglia avrebbe lamentato (non ai carabinieri) di aver trovato il proprio loculo, acquistato molti anni fa, “occupato” da una targa ma con riferimenti anagrafici a terze persone.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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