Vorrebbe bandire il sesso orale e ai cittadini del Paese che governa ha spiegato che “la bocca è per mangiare” e che dunque non dovrebbe essere utilizzata per altri scopi.
Le parole del presidente ugandese Yoweri Museveni potrebbe lasciare straniti, ma non sono in fondo una novità per chi lo conosce, abituato ad ascoltare le frequenti affermazioni dell’uomo su questioni che parrebbero non avere molto a che fare con le istituzioni statali. E invece…
Invece giò nel febbraio del 2014 il presidente ugandese faceva notizia per la sua convinzione che il sesso orale – se praticato tra due omosessuali – potesse dare i vermi, firmando nel frattempo una legge contro le pratiche omosessuali tra le più dure al mondo, con pene previste fino all’ergastolo e una minima di 14 anni per chi per la prima volta fosse stato ritenuto colpevole. “Gli omosessuali sono dei mercenari – aveva commentato – Sono in realtà eterosessuali che per soldi dicono di essere gay”.
Museveni aveva espresso pensieri meno divisivi nel dicembre dello scorso anno, quando aveva invitato gli ugandesi, soprattutto i più giovani, a fare il possibile per evitare il diffondersi dell’Hiv “continuando a fare sesso non protetto e finendo per infettarsi”.
In questi giorni, parlando del sesso orale e di come lo consideri sbagliato, il presidente Museveni ha chiarito di ritenere il diffondersi di questa pratica una conseguenza di “comportamenti promossi dagli stranieri”. “Conosciamo l’indirizzo del sesso – ha detto – sappiamo dov’è”.
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