Salvini-Di Maio, il primo documento dell’intesa Lega-M5S: su quali punti può nascere il governo

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Continuano i contatti centrodestra-5Stelle: in attesa di capire se si può costruire una maggioranza di governo, all’ ordine del giorno c’ è il Def. È il Documento di Economia e Finanza che darà le prime indicazioni su possibili convergenze, e che Bruxelles si aspetta di ricevere entro la fine di aprile.

A dire il vero, dall’ Europa hanno fatto filtrare la disponibilità a concedere qualche settimana in più, proprio per la situazione di stallo governativo in cui si trova Roma dopo le elezioni del 4 marzo. Il Def è scritto dal governo, col ministro dell’ Economia Pier Carlo Padoan in prima linea, e ovviamente dovrà recepire le indicazioni dei partiti. Occhi puntati su tasse e legge Fornero. Sia Matteo Salvini che Luigi Di Maio, negli ultimi giorni, hanno smorzato le parole d’ ordine delle rispettive campagne elettorali. Il Carroccio non calca troppo sulla Flat tax al 15% (il grillino Danilo Toninelli ha invitato il centrodestra a spiegare meglio il progetto, dimostrando comunque una certa disponibilità al confronto). Mentre Di Maio ha abbassato i toni sul reddito di cittadinanza, che potrebbe essere introdotto in modo «leggero». Tutto sommato, l’ idea di sforbiciare la pressione fiscale e la modifica della Fornero sono punti condivisi.

Resta da capire come, nel dettaglio, sarà possibile arrivare al risultato finale. Lega e M5S hanno già chiarito di voler disinnescare gli aumenti dell’ Iva previsti dalle clausole di salvaguardia. Ma tutto dovrà essere accompagnato da una relazione, che spiegherà dove recuperare le risorse. Come detto, M5S vorrebbe un avvio soft del reddito di cittadinanza attraverso un rafforzamento di quello di inclusione (Rei) che è già in funzione ed è stato introdotto dal centrosinistra. Ieri, Salvini ha lanciato l’ ennesima proposta: «Via le tasse sulle sigarette elettroniche», parlando di «tassa assurda inventata dal Pd». Di Maio aveva mandato messaggi al centrodestra nei giorni scorsi, condividendo l’ abbassamento della pressione fiscale e giurando che «non vogliamo fare assistenzialismo». Con un occhio i partiti si concentrano sul Def, con l’ altro sulle consultazioni al Colle che inizieranno a metà settimana.

È verosimile immaginare che, al di là della fretta che l’ Europa può mettere all’ Italia, la situazione del governo non si sbloccherà prima di maggio. Quando saranno archiviate anche le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia e Molise. Ed è ancora da decifrare il reale orientamento del Pd, diviso tra l’ ala più disponibile a un eventuale confronto per un governo, e i renziani che vogliono restare arroccati all’ opposizione.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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