Colpo ai Casalesi: il contabile del clan catturato a Cercola

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Perquisizioni a tappeto fino a tarda sera, ieri, nei comuni a nord di Caserta. Che fosse nell’aria un’operazione di rilevanza è stato chiaro quando, in serata, è iniziato un viavai verso la questura. In mattinata si è poi appreso dell’arresto di Armando Schiavone, uccel di bosco da novembre, scappato dopo una condanna a quasi dieci anni di reclusione.
Latitante, dunque, ai piedi del Matese, come tanti prima di lui – Giuseppe Setola incluso – con la «targa» dello stesso clan. In fuga da tre mesi da una condanna a dieci anni di carcere: da dodici ore è in cella Armando Schiavone, solo omonimo dei potenti boss di Casal di Principe, non legato a loro da parentela alcuna, ma da qualcosa che, nella malavita, vale forse di più: i soldi.
La squadra mobile di Caserta, coordinata dal vicequestore Filippo Portoghese, lo ha arrestato quando aveva ormai aveva abbandonato i suoi nascondigli tra Alife e Piedimonte Matese, ed era approdato a Cercola, comune alle porte di Napoli.
Per la Dda di Napoli, Armando Schiavone svolgeva per i Casalesi il ruolo di contabile.
L’inchiesta che ha portato alla cattura è stata coordinata dal pool antimafia diretto dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio, sostituto Maurizio Giordano.
Al momento della cattura, Schiavone era in macchina con due uomini di 35 e 39 anni, entrambi denunciati per favoreggiamento aggravato dalla finalità mafiosa. Alla cattura si è arrivati attraverso un capillare lavoro di pedinamento di persone collegate al ricercato.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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