“Ormai Berlusconi è politicamente in fase calante. Ha perso il cavallo e ora gli tocca andare a piedi”, gigioneggiava il 23 dicembre 1994 Marco Formentini, sindaco leghista di Milano sin troppo lesto nel festeggiare la fine del primo governo del Cavaliere. In 23 anni lo hanno imitato capi di partito (D’Alema a Bersani, da Rutelli a Grillo, ma anche l’immancabile Fassino e il martellante Bertinotti), peones, politologi e giornalisti dribblati l’uno dopo l’altro elezione dopo elezione, sentenza dopo sentenza dal leader di Forza Italia. Con il quale – ballottaggi lo hanno certificato – Pd e M5s dovranno fare i conti anche alle politiche.

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