Anteprima. Marano, inchiesta Pip: anche Tonino Di Guida resta in carcere. Il Riesame ha confermato la misura cautelare

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Il tribunale del Riesame conferma: anche Antonio Di Guida, imprenditore maranese ed ex assessore provinciale di Forza Italia, resta in carcere. Di Guida, coinvolto nell’inchiesta sull’area industriale di Marano, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di aver investito soldi della camorra in alcune importanti operazioni immobiliari, tra cui quella relativa alla realizzazione di un complesso residenziale ai Colli Aminei (Villa dei Gerani) e a San Giovanni a Teducssio. Imprenditore maranese e politico di lungo corso, Di Guida, tra i palazzinari più noti della città, è socio e amico dei fratelli Raffaele e Aniello Cesaro, entrambi a capo dell’azienda che si aggiudicò l’appalto per la realizzazione del Pip di Marano. Per entrambi il Riesame, nei giorni scorsi, aveva confermato la misura della custodia cautelare in carcere. L’inchiesta è seguita dai carabinieri del Ros ed è condotta dai pm antimafia Di Mauro e Visone.

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