Area Pip, chiuse le indagine sul filone riguardante le opere di urbanizzazione. Indagati Raffaele, Aniello e Francesco Cesaro, nonché Giuseppe Nasto, tecnico collaudatore che avrebbe firmato atti riguardanti l’area industriale dietro minaccia di perdere il lavoro.

Gli indagati hanno venti giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive. Non è chiaro se l’inchiesta porterà a ulteriori sviluppi, quelli riguardanti i rapporti e gli intrecci tra politica e malavita organizzata locale. Tanti i dubbi non chiariti: chi ha falsificato l’atto di gara rinvenuto nell’ufficio protocollo del Comune di Marano, come sono stati utilizzati i cinque milioni di euro concessi dalla Regione? E ancora: la seconda ditta che partecipò al bando di gara emanato dal Comune (e poi misteriosamente uscita di scena) perché non compare in nessun atto? Per quale ragione un ex sindaco conservò gli atti del Pip, atti di gara, in casa propria? I magistrati riusciranno a dare risposta a tutto ciò?

Intanto il Comune è alla ricerca di una società che dovrà effettuare i carotaggi propedeutici alla quantificazione dei lavori richiesti dagli inquirenti.

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