Le spine di Gentiloni. Quei tre ministri “renziani” che rischiano di saltare anzitempo

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Tre sono i ministri che rischiano di concludere, con largo anticipo, l’esperienza di governo. Il 12 dicembre il premier ha giurato al Quirinale. Dodici giorni dopo, sono già tre le poltrone che traballano. Un primato tutto dell’era Gentiloni. In ordine di tempo, Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, Giuliano Poletti del Lavoro e Luca Lotti dello Sport sono finiti sotto il fuoco delle polemiche per ragioni diverse. Il premier Gentiloni reggerà l’urto?

L’ultima bomba pronta ad esplodere tra le mani del capo dell’esecutivo investe il ministro dello Sport Luca Lotti, l’uomo più vicino all’ex premier Renzi. L’ingresso di Lotti che detiene anche le altre pesantissime deleghe all’Editoria e Cipe segna la continuità con il potere renziano a Palazzo Chigi. L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio risulta indagato – come ha svelato ieri Il Fatto Quotidiano per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell’ambito di un’indagine avviata dalla Procura di Napoli sulla corruzione in Consip. Lotti si difende, respingendo le accuse e chiedendo di essere ascoltato dai magistrati. Difesa d’ufficio a parte, la bomba resta tutta nelle mani di Gentiloni, pronta a deflagrare, scardinando la precaria tenuta di un esecutivo a termine. Le conseguenze potrebbero essere, politicamente, devastanti. Se salta Lotti, si rompe il patto tra Renzi e Gentiloni che mantiene in vita un governo con un futuro già segnato.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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