Amministrative, De Magistris: "La gente è con me"

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Soddisfazione e silenzio: si può sintetizzare così lo stato d’animo del sindaco Luigi de Magistris e di tutti gli arancioni. Soddisfazione per essere arrivati al ballottaggio doppiando e anche di più gli avversari diretti, vale a dire Gianni Lettieri appoggiato da Forza Italia e Valeria Valente candidata del Pd.

L’ex pm é rimasto blindato nella sua stanza all’hotel Oriente, suo quartier generale, e non si é fatto vedere. Addirittura al sindaco non sarebbero piaciute dichiarazioni di alcuni arancioni che troppo presto hanno dato per scontato che ci sarà un ballottaggio probabilmente con Lettieri. Si sono susseguite poi altre dichiarazioni di suoi fedelissimi che hanno fatto professione di cautela. Una piccola incomprensione in una notte che a prescindere dal risultato finale tutti gli arancioni hanno vissuto all’insegna della tranquillitá e dell’ottimismo.

Politicamente, per gli arancioni e per de Magistris il risultato è stato accolto con grandisismo entusiamo. Perché se 5 anni fa – il ragionamento – la vittoria poteva essere figlia della protesta e del vento dell’antipolitica, la valanga di consensi arrivati ieri, dopo 5 anni di governo non semplici, spesso tribolati e vissuti molto pericolosamente sul fronte del bilancio, delle vicissitidini per essere incappato nella legge Severino, e per non avere mai nessun partito politico alle spalle, segnano per de Magistris una svolta. La cittá – o almeno parte di essa, è il ragionamento degli arancioni – in maniera trasversale ritiene che le politiche messe in campo sul bilancio, sui beni comuni, sul patrimonio, ma soprattutto contro le illegalitá e tutte le mafie hanno soddisfatto e reso orgogliosi i napoletani.

Giornata che de Magistris ha iniziato con questo motto: «L’importante è vincere e io vincerò comunque, al primo o al secondo turno è l’unica certezza che ho». Il sindaco avrebbe già pronta la squadra di governo, vale a dire la giunta. Quanti sarebbero – per esempio – gli assessori riconfermati? Potesse de Magistris non cambierebbe nulla, però qualche movimento ci sarà. Certi di rientrare fra gli arancioni ci sono Piscopo, il vicensindaco Raffaele Del Giudice – ma qui la partita di vice è aperta – e poi Alessandra Clemente, Sandro Fucito, Ciro Borriello e naturalmente Nino Daniele e il titolare del Bilancio Salvatore Palma.

Molto dipenderà dal numero degli assessori che potrà nominare, perché con il taglio dei consiglieri comunali a 41 dovrebbero essere nominabili 10 e non più 12 assessori. Quisquilie direbbe Totò, nel senso che de Magistris non avendo partiti di riferimento a cui dare conto, se non il costituendo di Sinistra italiana, avrà mani liberissime nello scegliere quanti riconfermarne e quante novità introdurre. Ragionamenti che si fanno in zona arancione ma se glielo chiedete negheranno fino alla minaccia di querela, perché la superstizione ha un ruolo non di secondo piano, a maggior ragione a Napoli e non è un luogo comune.

Il Mattino

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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