Il silenzio delle ultime settimane non deve trarre in inganno: sull’area industriale di Marano si continua ad indagare. Lo fanno i carabinieri del Ros, che in più di un’occasione hanno fatto visita agli uffici comunali oltre ad aver ascoltato tecnici e amministratori vecchi e nuovi, e continuano a farlo anche i magistrati della Procura di Napoli nord.

Due filoni di indagine distinti: da un lato si cercano i legami, le connessioni tra l’imprenditoria, la politica e la malavita organizzata; dall’altro, invece, l’attenzione sembra essere focalizzata su altri aspetti e sulle presunte truffe o pressioni illecite che sarebbero state esercitate ai danni di qualche acquirente dei capannoni.

Sono in sette ad oggi ad aver sporto denuncia (per truffa ed estorsione) presso la Procura di Napoli nord. Alcuni imprenditori sono stati già ascoltati dai magistrati inquirenti; altri potrebbero essere convocati nelle prossime ore.

A Lusciano, intanto, città in cui la società (Iniziative industriali di Sant’Antimo) gestita dai fratelli Cesaro era interessata alla realizzazione di un’altra area industriale, le indagini sono in fase ancor più avanzata: il rinvio a giudizio infatti è stato disposto per 15 persone, tra cui Aniello e Raffaele Cesaro. Devono rispondere dei reati di concorso esterno in associazione camorristica, turbata libertà degli incanti e illecita concorrenza.

Ecco i nomi:

BIDOGNETTI Raffaele, PARETE, RITO ABBREVIATO; CESARO Aniello, SANT’ANTIMO RITO ORDINARIO; CESARO Raffaele, SANT’ANTIMO RITO ORDINARIO; FERRARO Nicola, CASAL DI PRINCIPE, RITO ORDINARIO; MOTTOLA Nicola, LUSCIANO, RITO ORDINARIO; PEZZELLA Francesco, LUSCIANO, RITO ORDINARIO; PIROZZI Francesco, LUSCIANO, RITO ORDINARIO; SALERNITANO Vincenzo, LUSCIANO, RITO ORDINARIO; SANTORO Alfonso, SANTA MARIA CAPUA VETERE, RITO ORDINARIO; SPENUSO Salvatore, CASAL DI PRINCIPE, RITO ORDINARIO; VASSALLO Raffaele, AVERSA, RITO ORDINARIO; VERDE Immacolata, LUSCIANO, RITO ORDINARIO; VEROLLA Isidoro, LUSCIANO, RITO ORDINARIO; GUIDA Luigi, NAPOLI, RITO ABBREVIATO.

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