Gomorra dalla A alla Z. Il clan Vastarella, il dominio nel rione Sanità e gli ultimi agguati

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I fondatori del clan Vastarella sono i fratelli Raffaele e Patrizio, meglio noto come L’Immortale, per essere scampato a numerosi agguati di camorra. Il loro bunker-roccaforte è a Napoli, in via Fontanelle alla Sanita’. I loro fedeli alleati sono stati, da sempre, i fratelli Tolomelli, radicati soprattutto in via Santa Teresa degli Scalzi. Queste due famiglie aderiscono al cartello criminale denominato Alleanza di Secondigliano, di cui sono referenti per le zone Sanità, Museo, Capodimonte, Fontanelle, piazza Cavour, Scudillo, Moiariello e zone limitrofe.

A metà degli anni Ottanta i Vastarella danno vita a una sanguinosa guerra con un altro gruppo criminale della zona, capitanato dal boss Peppe Misso detto ‘o Nasone. I Vastarella, con l’aiuto dell’Alleanza di Secondigliano, riesce in diverse occasioni ad assestare colpi contro parenti ed affiliati al clan Misso, in quel periodo orfani del loro leader poiché recluso per la rapina al Monte dei Pegni di Napoli.

Il clan Misso reagisce con i suoi uomini di punta, ovvero Vito Lo Monaco e Giulio Pirozzi, ma nel 1992 l’Alleanza di Secondigliano uccide assunta Sarno (compagna di Misso), Alfonso Galeota, detto Nino Uomo e braccio destro di Misso, e ferisce gravemente Giulio Pirozzi e sua moglie.

Poco tempo prima era stato assassinato anche Vito Lo Monaco, spietato killer siciliano al soldo di Misso. La vendetta dei Misso arriva pochi anni dopo, quando il 17 maggio del 1998 a cadere sotto i colpi dei killer è il ras Luigi Vastarella, detto ‘o Fringuello. Per questo omicidio sarà condannato alla pena dell’ergastolo il boss Giulio Pirozzi.

Dopo qualche anno, precisamente nel 1999, viene scarcerato Peppe Misso che aveva scontato 14 anni di detenzione. ‘O Nasone riorganizza le file del clan, alleandosi con i Mazzarella ed i Sarno, e ordina ai suoi uomini di “cacciare” tutti i Vastarella dal rione Sanità. Questo ultimi, intuito il rischio, si rifugiarono a Melito sotto la protezione dei boss di Secondigliano.

Ma è proprio qui che alcuni killer ferirono a colpi d’arma da fuoco il boss Patrizio detto L’immortale. Solo dopo il 2007, anno in cui si pentirono tutti i ras del clan Misso e del clan Sarno, i Vastarella fecero ritorno nel rione Sanità e,

e pian piano, misero di nuovo le mani sui traffici illeciti. Nell’aprile del 2016 un gruppo di killer – forse comandati dal clan Esposito –fa irruzione in un circolo ricreativo e ferisce a morte Giuseppe Vastarella, suo cognato Salvatore Vigna. Nell’agguato riportano gravi ferite altre tre persone legate al clan. 

La risposta- secondo gli inquirenti – non si fa attendere: dopo un mese, infatti, è nuovamente sangue, questa a volta a Marano, all’interno di un’autofficina, dove perdono la vita Vincenzo e Filippo Esposito, rispettivamente padre e figlio e imparentati con uno dei presunti killer della strage di un mese prima.

Il 31 agosto, in via San Vincenzo alla Sanità, si torna a sparare: sull’asfalto rimane Vittorio Vastarello, fratello di Giuseppe, l’uomo ucciso quattro mesi prima nel circolo della Fontanelle.

 

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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