E dopo tanti sterili proclami sulla legalità, venne anche il giorno del consigliere di maggioranza – quello molto attivo negli uffici comunali – che prende le parti degli inquinatori dell’alveo dei Camaldoli, dei grandi abusivi e che dice all’ufficio tecnico, ai vigili e ai carabinieri che se “vogliono chiudere le condotte fognarie illegali devono passare sul suo corpo”. Siamo ormai alla deriva eversiva. Non bastavano i ritardi sugli sgomberi dei beni abusivi, i ritardi sull’assegnazione dei beni confiscati, i mancati controlli sul fronte dell’abusivismo edilizio (ma chi doveva vigilare in via Corree di sotto, via Silvano, via Pigno, via Marano-Pianura?), ora ci si mette anche il consigliere viscontiano amico dei fuorilegge.

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