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Ricordo in Cassazione inammissibile. Era stato presentato dalla Procura Generale di Napoli, contro la sentenza di assoluzione per Luigi Moccia, disposta il 28 marzo del 2024 dalla Quinta Sezione di Corte di Appello di Napoli, che aveva ribaltato a favore dell’imputato la condanna a venti anni di carcere inflitta dal processo di primo grado, perché ritenuto capo e promotore del clan Moccia. I giudici di Cassazione hanno valutato la sostanza del ricorso della Procura inammissibile, termine che nel lessico giuridico è utilizzato quando l’atto non presenta i requisiti richiesti dalla legge e tale vizio è considerato così grave da impedire al giudice di prendere in esame la richiesta avanzata dalla parte.