Napoli, 31enne immigrato prende a sprangate un anziano senza motivo: ridotto in fin di vita

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Rome Italy September 29, 2019 View of a Italian ambulance driving through the streets of Rome in the morning
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Napoli. Centro città. Via Bologna, due traverse dalla stazione principale di Garibaldi: una di quelle aree che il Comitato per l’ordine e la sicurezza hanno appena individuato come “zone rosse”. Giovedì. A. B. è un anziano di 71 anni: vive nel quartiere e ha un rito. Una di quelle abitudini che, in realtà, abbiamo tutti e ci scandiscono le giornate. Lui, ogni mattina, esce col suo cagnolino per fare una passeggiata. La sta facendo anche adesso e di certo non immagina, non lo sa, che sta per imbattersi nel peggiore (e insensato) incontro della sua vita.

Giù, in strada, c’è un ragazzo originario del Camerun. Ha 31 anni, non ha un posto fisso dove stare, è un senza fissa dimora e tra le mani tiene una sbarra di ferro. L’ha presa chissà dove, però non è questo il punto. Il punto è che si guarda attorno, ha appena rincorso un uomo che passava di lì e, all’improvviso, scatta. L’anziano 71enne non gli a fatto niente, non lo conosce nemmeno, forse non ha neanche incrociato il suo sguardo: ma senza alcun apparente motivo il giovane africano gli si scaglia contro e inizia a colpirlo con quella spranga che diviene un arma fortissima. Una, due, decine di colpi. Sempre più violenti, sempre più ravvicinati, che si concentrano pure sulla testa, in un raptus che è un turbine di brutalità tanto che chi assiste alla scena (impotente) non riesce a scrollarsi di dosso quanto visto e rimane impietrito, come paralizzato.

Tutt’attorno inizia a serpeggiare il panico. Chi ce la fa accenna a spostarsi, prova a defilarsi per non incappare, pure lui, nella furia del camerunese. Passano i minuti. Il 31enne si alza, scappa (ma non pago cerca di aggredire altre due persone, fortunatamente senza esito perché entrambe sono sufficientemente veloci da evitare i suoi colpi e si mettono in salvo). Corso Novara. All’angolo. A Poche decine di metri di distanza. Alcune volanti della polizia stanno accorrendo perché alla centrale è arrivata una segnalazione: c’è un uomo che sta dando in escandescenza. Il ragazzo straniero sta ancora correndo quando davanti gli si parano degli agenti che brandiscono una pistola taser, una di quelle che danno la scossa elettrica. Lo hanno bloccato, non ha scampo. Ma lui ancora si dimena, prova l’impossibile (cioè a sgattaiolare via in un qualche modo). Non ce la farà: e questo è il primo aspetto positivo di tutta questa faccenda, gli uomini del commissariato di Vasto lo fermano in flagranza di reato e lo arrestano. Verrà condotto in carcere e accusato di tentato omicidio (perché ai militari che procedono, durante l’operazione, i passanti raccontano del signore anziano che è ancora disteso in strada, poco lontano, colpito con una ferocia animalesca), resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arma impropria. La seconda buona notizia è che ora interviene la legge. Adesso, tuttavia, l’attenzione si deve spostare sul pensionatoA. B. che, in via Bologna, è riverso a terra.

Arriva un’ambulanza del pronto soccorso che lo porta di corsa all’ospedale Cardarelli dove l’unità operativa di Medicina e chirurgia d’urgenza se lo prende in carico. È molto debilitato, le sue condizioni sono gravissime e potrebbe dover subire un intervento (giudicato delicato): gli viene riscontrato un trauma cranico e deve restare sotto osservazione. Un giorno e mezzo dopo, cioè ieri pomeriggio, in piazza del Municipio, in quella stessa città partenopea in cui in una stanza d’ospedale, oggi, c’è l’anziano di 71 anni e in una cella del carcere il giovane camerunese di 31 anni.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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