Dopo ciò che sta emergendo dagli atti dell’inchiesta che ha portato la Procura di Napoli Nord all’emissione di 25 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti indagati “eccellenti”, in particolare nei confronti dei vertici della Teknoservice, dell’ex consigliere di minoranza Antonio Poziello (dimessosi ieri), Luigi Grimaldi, ex assessore all’igiene urbana, Luigi Vitiello (fratello della consigliera Maria Vitiello) e altri, per fatti accaduti nel Comune di Giugliano in Campania, tra il 2019 e il 2022, non si può più aspettare. Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari deve nominare senza indugi una commissione d’accesso agli atti. A differenza di quanto ha riferito qualche “asino” dell’antimafia, le condizioni ci sono eccome e le sintetizziamo molto rapidamente.
- Andiamo per ordine. Vitiello Luigi, uno degli indagati, è il fratello di Maria Vitiello consigliera comunale di maggioranza nell’amministrazione Pirozzi. Vitiello è colui che si si presta e funge da spalla a GRIMALDI (ex assessore all’igiene urbana) fino al punto da riceversi la somma di 60 mila euro ed un costoso orologio nel suo studio dove appunto gli vengono sequestrati. Vitiello è finito anche in un’inchiesta della Dda di Napoli nella quale viene ritenuto imprenditore legato al clan “Mallardo”, le cui imprese sono state interdette per mafia dalla prefettura di Napoli.
- I rapporti di frequentazione con la criminalità organizzata intrattenuti dell’ex sindaco di Giugliano e ora anche ex consigliere comunale di minoranza Antonio Poziello, rilevati in altri filoni d’inchiesta a carico del clan Mallardo, confermati anche dagli aiuti forniti a soggetti imparentati con esponenti di spicco della camorra locale per farli assumere in ditte che operavano nel settore dell’igiene urbana proprio a Giugliano.
- Secondo gli inquirenti sarebbe stato determinante il ruolo giocato da Poziello, quando era sindaco, nel rilascio anche di concessione edilizie in favore di imprenditori vicini al clan Mallardo. Gli stessi sarebbero stati in grado di esercitare influenza anche sugli amministratori comunali di Giugliano. In particolare, negli atti delle indagini, si evince che VITIELLO Raffaele si era impegnato attivamente per fare nominare alla carica di sindaco, POZIELLO Antonio. VITIELLO Raffaele e Luigi sarebbero intervenuti concretamente su alcuni amministratori comunali per garantire la maggioranza all’ex sindaco quando questa vacillava a causa di dissidi interni ai gruppi consiliari in contrasto con il primo cittadino.
- Sulla scorta dei dati acquisiti presso le società Teknoservice – Raccolgo risultano complessivamente assunte per il cantiere di Giugliano, a decorrere dal 2 luglio 2021, risorse umane con contratto di lavoro determinato e part-time, alcune delle quali vicinissime ad esponenti di spicco del Clan Mallardo.
Questi numerosi elementi basterebbero alla Prefettura per nominare una commissione d’accesso agli atti che, in questa fase, avrebbe il compito di garantire trasparenza e legalità in cui Comune su cui la Magistratura, facendo bene, ha acceso i riflettori. Profetico fu un articolo scritto 5 anni orsono dal direttore di Terranostra News Ferdinando Bocchetti nel quale si paventavano possibili ingerenze esterne all’amministrazione comunale che in quel periodo avrebbero agito per evitare la sfiducia al sindaco. Oggi il quadro è mutato ma gli strascichi di quella cattiva gestione sono ancora evidenti. Prefetto Di Bari sveglia!!!! Oppure Ministro Piantedosi, intervieni tu.
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