Trasporti Napoli, test ai nuovi treni. Saranno altre settimane di passione

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Trasporti, altri giorni di passione all’orizzonte? Dopo lo stop alla metro, la chiusura della funicolare di Chiaia, ora un altro intoppo: i test sui nuovi treni.

L’obiettivo è sbrogliare la vertenza sindacale che blocca le verifiche notturne agli impianti fissi (metro e tramvie in tutta Italia) e in particolare al metrò partenopeo. Prima di vedere in circolazione gli altri 11 nuovi treni, fermi oggi nel deposito di Piscinola (esclusi il primo, che sta già circolando, ed il secondo in fase di prova), gli utenti rischiano di andare incontro a 50 giorni di disagi – considerando soltanto la fase delle prove dinamiche di frenatura dei treni in regime di sospensione della circolazione (senza la presenza di viaggiatori).

La necessità di sedersi intorno ad un tavolo è nata in seguito all’inasprirsi delle tensioni. Le rivendicazioni dei sindacati attengono principalmente all’inquadramento del personale tecnico assorbito il 1 gennaio 2022 da Ansfisa. «Una questione che dura ormai da oltre un anno – spiegano dal Mit – e che con l’agitazione messa in atto dai sindacati sta provocando criticità al sistema». Da Roma ci tengono a chiarire che «Matteo Salvini è al Mit da pochi mesi, dopo molti anni di ministri espressione del centrosinistra, e fin da subito aveva affrontato il dossier Ansfisa tanto da aver sollecitato pubblicamente il massimo impegno possibile per sbloccare gli stalli e velocizzare i controlli». In questa partita il ruolo del Comune di Napoli non è certo marginale. Il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza stanno cercando di indossare la divisa da pontieri affinché si giunga ad una mediazione. Intanto la prossima settimana stop ai collaudi, in attesa dell’esito dell’incontro tra Mit, Ansfisa e sindacati.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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