Botti di Capodanno: il bilancio per Napoli e il resto del Paese. A Bari mano amputata a bimbo di 10 anni

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Ancora un Capodanno con feriti dovuti allo scoppio di botti, petardi e addirittura colpi d’arma da fuoco. Il fatto più grave a Bari, dove a un bimbo di 10 anni è stata amputata la mano per l’esplosione di un petardo. Poi, in tutta Italia, dita tranciate, ferite agli occhi. Senza contare i vandalismi, con tanti roghi appiccati in strada. È quel che emerge dai primi rapporti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco — questi ultimi chiamati in 646 interventi in tutta Italia per fatti riconducibili ai festeggiamenti — stilati al mattino del 1 gennaio 2023.
Lecce, 80enne in prognosi riservata

A Lecce un 80enne di Ruffano è stato ricoverato in codice rosso per emorragia a causa dello scoppio di un petardo vicino alla testa. È in prognosi riservata dopo che l’aggravarsi delle sue condizioni ha reso necessario un delicato intervento chirurgico. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Sono 15 le persone ferite dai botti nella notte di Capodanno tra Napoli e provincia: di queste cinque sono minori. Il dato fornito dalla Questura del capoluogo campano segna un aumento rispetto al bilancio dello scorso anno quando i feriti furono otto. La maggior parte dei feriti è concentrata a Napoli dove almeno 12 persone, nel corso dei festeggiamenti per Capodanno, hanno riportato ferite a causa dell’esplosione di materiale pirotecnico o colpi d’arma da fuoco e hanno avuto bisogno di cure mediche nelle strutture sanitarie cittadine.

Un uomo di 77 anni di Portici ha perso la prima falange di quattro dita. Un giovane di 27 anni ha perso il secondo dito della mano sinistra dopo aver raccolto un petardo in strada. Venti giorni di prognosi. Un ragazzo di 23 anni ha dichiarato ai sanitari che mentre camminava in strada uno sconosciuto avrebbe lanciato un petardo in terra, ferendolo alla gamba. Analogamente, una signora di 79 anni è rimasta ferita a un piede per lo scoppio di un petardo. Frattura con amputazione delle falangi di due dita della mano destra a un uomo di 68 anni. Prognosi di 21 giorni.

Un uomo di 52 anni è giunto al San Paolo dichiarando che, mentre era affacciato al suo balcone, è stato colpito da un petardo al volto. Prognosi di 7 giorni per contusione con ustione al viso.

Un ragazzino di 16 anni è arrivato al Cardarelli, accompagnato dai genitori, spiegando che, mentre era a bordo di un’autovettura, lo scoppio di un grosso petardo lanciato sotto il veicolo avrebbe fatto esplodere l’airbag che lo ha poi colpito in pieno volto. Il giovane è stato ricoverato per un importante trauma oculare bilaterale. Una donna di 46 anni si è ustionata alla mano per lo scoppio accidentale di un bengala. Cinque giorni di prognosi per l’ustione superficiale del palmo della mano sinistra.

Un bambino di 10 anni è stato portato all’ospedale Santobono per un trauma allo zigomo causato da un botto. Un altro di 8 anni è stato ricoverato per ulteriore accertamenti per un trauma oculare all’occhio sinistro causato dallo scoppio di un petardo. Un 64enne ha riportato un lieve trauma al secondo dito della mano sinistra per l’esplosione di un botto. Un 34enne ha ricevuto una prognosi di 21 giorni per la frattura e l’amputazione di alcune falangi della mano sinistra.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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