A Marano, mentre il Comune è in panne e la città è sommersa dai problemi, qualcuno pensa alle future elezioni amministrative. C’è già, sul tavolo, un’ipotesi di terzo polo. Attivissimi, in tal senso, Italia Viva, Azione e Per le persone e la comunità, che starebbero lavorando per una candidatura a sindaco alternativa a quella del Pd e del 5 Stelle, già al lavoro da un bel po’. Non vogliono ragionare con i 5 Stelle, e con l’universo da loro definito populista, e nemmeno con la destra. Ritengono di potercela ugualmente fare, ma forse si sono leggermente sopravvalutati.
I recenti accadimenti nazionali, con la scissione penstastellata, potrebbero a questo punto complicare i piani del Partito democratico. Il deputato maranese Andrea Caso, dimaiano della prima ora, ha scelto di aderire a Insieme per il futuro. Ciò significa che sul locale non avrà il simbolo dei 5 Stelle, che dalle nostre parti – grazie al reddito di cittadinanza – un po’ ancora tira. Cosa farà il Pd? Andrà avanti con l’attuale disegno e avrà ancora Caso come interlocutore e in che veste eventualmente? E i cinque stelle locali, con in testa l’avvocato Speranza, che sognava di fare il candidato con il supporto di Caso, che fine faranno? Aderiranno anche loro a Insieme per il futuro o resteranno ancorati al 5 Stelle?
Sugli altri versanti, restano da sciogliere diversi nodi: quelli dell’ex dirigente comunale Luigi De Biase, anch’egli a lavoro per una coalizione moderata-centrista, e quello del centrodestra. Fratelli d’Italia, Lega, Italexit, Forza Italia, cosa bolle in pentola?
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