Giudice di Pace Marano, la sentenza e quel passaggio che tutti ignorano. “Il Comune può chiedere ai privati i costi per la costruzione dell’edificio”

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C’è un passaggio della sentenza sul Giudice di Pace – come riferito e ribadito da tanti addetti ai lavori nel corso degli ultimi anni – che imporrebbe o quanto meno solleciterebbe il Comune di Marano (che ha perso il giudizio nei confronti dei germani Cavallo) di rivalersi sui costi della realizzazione dell’edificio, che sorse (lo ripetiamo per la centesima volta) con fondi europei, circa un milione di euro. Soldi inizialmente destinati alla creazione di un ufficio per il centro per l’impiego e che furono poi usati dall’ente comunali per altri scopi.

Il Comune di Marano, tuttavia, su questo specifico fronte pare non essersi mai mosso. Allo stato, l’ente ha perso i due terzi dell’edificio, che fino a pochi anni fa era del Comune, e paga un cospicuo canone ai privati che non furono espropriati.

Tutti parlano del Giudice di pace, molti dopo aver appreso notizie dal nostro portale, ma nessuno si pone questa domanda: perché il Comune di Marano non si attiva per ottenere il pagamento del costo della struttura? Perché? Gli ispettori del Ministero, che per qualche mese hanno indagato sugli atti comunali, ne erano o ne sono al corrente? Sarebbe il caso che qualche amministratore facesse finalmente chiarezza sulla vicenda. Il Giudice di Pace deve restare, ma non a tutti i costi in quell’edificio e non a tutti costi gravando pesantemente sui contribuenti.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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