UCRAINA, FINLANDIA PRONTA AD ENTRARE NELLA NATO. DI MAIO: PER LA PACE SERVE UE IN PRIMA LINEA

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Ore 19:47 – Di Maio: «Per raggiungere la pace in Ucraina serve l’Ue in prima linea»

«La Nato è un’organizzazione difensiva che in questo momento gestisce la crisi in Ucraina in modo complementare con l’Ue, che deve essere sempre più in prima linea per raggiungere la pace». Lo ha detto Luigi Di Maio a margine della riunione dei ministri degli esteri dell’Alleanza a Berlino. Il titolare della Farnesina ha aggiunto che l’Italia sta lavorando con i partner per aprire «un tavolo che coinvolga le istituzioni internazionali ed i Paesi che possono esercitare influenza su Putin e lo convincano a fermare la guerra».

Ore 19:21 – Le «carte da gioco» con i volti dei militari russi sospettati di crimini di guerra

Il servizio ucraino della BBC racconta che l’esercito di Kiev ha diffuso due mazzi di carte da gioco raffiguranti gli ufficiali e i militari russi sospettati di crimini di guerra. Il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valerii Zaluzhnyi, ha spiegato che le carte sono state prodotte con l’aiuto di volontari della comunità di intelligence internazionale InformNapalm.

L’idea replica il set di 55 carte da gioco che l’esercito Usa aveva prodotto durante l’invasione dell’Iraq del 2003, che raffiguravano i membri più ricercati del governo di Saddam Hussein.

Ore 18:39 – Il fronte dell’intelligence

Tra i fronti più decisivi del conflitto, c’è quello che riguarda l’intelligence. In Russia, secondo Kiev, sono in corso vere e proprie epurazioni tra i vertici dei servizi segreti: il capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov sarebbe stato sospeso, mentre il dirigente dell’Fsb Beseda sarebbe tornato in ufficio, ma demansionato.

Negli Stati Uniti, intanto, è stata avviata una revisione interna dell’intelligence, alla luce degli errori commessi negli ultimi mesi. Il punto di Guido Olimpio e Andrea Marinelli.

Ore 17:50 – La Turchia si fa avanti per evacuare i feriti e i civili rimasti nell’acciaieria Azovstal: «Abbiamo una nave pronta a partire»

La Turchia è pronta a inviare una nave a Mariupol per consentire l’evacuazione dei soldati ucraini feriti e altri civili che si trovano nell’acciaieria Azovstal. Lo ha reso noto il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, in un’intervista alla Reuters, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

«Il nostro piano prevede che le persone evacuate dall’acciaieria siano portate via terra al porto di Berdyansk, che come

13:25 Presidente Finlandia a Putin: “Massimizzare la sicurezza”

Nel comunicato ufficiale il presidente della Finlandia Niinistö sostiene di aver detto a Putin già nel 2012 che “ogni nazione indipendente massimizza la propria sicurezza. Questo è ciò che sta accadendo anche adesso. Aderendo alla Nato, la Finlandia rafforza la propria sicurezza e si assume le proprie responsabilità. In futuro la Finlandia vuole occuparsi delle questioni pratiche derivanti dall’essere un vicino della Russia in modo corretto e professionale”.

13:05 Presidente Finlandia: “Informato Putin del nostro sì alla Nato”

Sauli Niinistö, presidente della Finlandia, annuncia di aver telefonato a Vladimir Putin: “L’ho informato della nostra intenzione di aderire alla Nato”. Una conversazione “diretta e franca”, la definisce il premier su Twitter, durante la quale è stato convenuto che è “importante evitare tensioni”.

12:48 Contrattacco ucraino verso Izyum

Le truppe ucraine hanno lanciato una controffensiva in direzione di Izyum, nella regione di Kharkiv. Lo annuncia Oleg Synegubov, capo dell’oblast di Kharkiv, citato dall’agenzia Unian. “Il punto più caldo rimane l’area in direzione di Izyum. Lì le nostre forze sono andate al contrattacco. Il nemico si sta ritirando in alcune aree”.

I resti di un tank russo vicino a Kharkiv
I resti di un tank russo vicino a Kharkiv (ansa)

12:25 G7: “Più sanzioni, e la Cina non le indebolisca”

I ministri degli Esteri del G7, riuniti in Germania, promettono “di estendere le sanzioni economiche a settori da cui la Russia è particolarmente dipendente”, esortando la Cina a “non minare” queste misure e “non sostenere la Russia nell’attacco”.

12:16 Baerbock: “È la guerra del grano della Russia”

“La Russia ha intenzionalmente scatenato una guerra del grano, le consegne non sono possibili e i prezzi stanno salendo, con il rischio di carestia, non sono danni collaterali, è un strategia intenzionale” Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock nella conferenza stampa di chiusura del G7. “La Russia sta creando le basi per nuove crisi in modo da ridurre la cooperazione internazionale”.

05.30 Moduli abitativi a Borodyanka per chi ha perso casa

A Borodyanka, nella regione di Kiev, verrà costruita una città temporanea fatta di moduli abitativi per i residenti che hanno perso la casa a causa dell’occupazione russa. Lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Unian. La città modulare sarà installata sul terreno dello stadio e sarà composta da quattro complessi. Ognuno di loro include 22 moduli, con cucina, doccia, servizi igienici. I lavori per l’assemblaggio sono iniziati e termineranno tra un paio di giorni.

04.20 Zelensky: 37 ambasciate straniere hanno riaperto a Kiev

Ad oggi, 37 missioni diplomatiche estere hanno ripreso le operazioni a Kiev. Lo ha annunciato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel corso del suo discorso video citato dall’Agenzia ucraina Unian. “Questa è la prova che l’Ucraina è forte e ha prospettive – ha detto – a differenza della Federazione Russa. Sono fiducioso che altre ambasciate torneranno presto nella capitale”. Zelensky si augurà però che anche le imprese ucraine possano riprendere le attività, sebbene in aree sicure: “Fornire posti di lavoro e adeguare l’attività economica alle condizioni esistenti è anche un grande lavoro per la difesa, per il nostro futuro”.

03.44 Zelensky: “Nessuno può prevedere quanto durerà la guerra”

“Nessuno oggi può prevedere quanto durerà questa guerra – ha spiegato il presidente ucraino Zelensky nel corso del suo videomessaggio – ma stiamo facendo tutto il possibile per liberare rapidamente la nostra terra. Questa è la nostra priorità: lavorare per rendere la guerra più breve. Ogni giorno di guerra rappresenta un aumento delle minacce globali, una nuova opportunità per la Russia di provocare instabilità in altre parti del mondo, non solo qui in Europa. Ma è necessaria molta più pressione sulla Russia”.

02.34 Zelensky: negoziati per evacuare Azovstal molto complessi

Nel suo ultimo video-discorso il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy parla di colloqui “molto complessi” con la Russia per far uscire gli ultimi difensori dallo stabilimento Azovstal di Mariupol, aggiungendo che Kiev si avvale di “intermediari influenti”. “Le forze russe bombardano costantemente le acciaierie nel porto meridionale di Mariupol, l’ultimo bastione di centinaia di difensori ucraini in una città quasi completamente controllata dalla Russia dopo più di due mesi di assedio – ha detto Zelensky – al momento sono in corso trattative molto complesse sulla prossima fase della missione di evacuazione. Abbiamo già coinvolto tutti coloro che nel mondo potrebbero essere gli intermediari più influenti”.

02.21 In Canada svastiche su edificio ente ucraino

L’edificio di una organizzazione ucraina a Edmonton in Canada è stato vandalizzato con alcune svastiche. Lo riporta il Kyiv Independent, pubblicandone le foto.
La polizia canadese sta indagando sull’accaduto. Le svastiche sono state dipinte a spray sull’edificio della Federazione nazionale ucraina del Canada, nella notte del 13 maggio.

01.43 Zelensky: chi ritarda sanzioni pensi a crisi alimentare

La guerra e il blocco russo dei porti ucraini stavano “provocando una crisi alimentare su larga scala”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno, citato da The Guardian. “I funzionari russi – ha detto Zelensky – stanno anche minacciando apertamente il mondo che ci sarà carestia in dozzine di paesi. E quali potrebbero essere le conseguenze di una simile carestia? A quale instabilità politica e flussi migratori questo porterà? Queste sono le domande a cui devono rispondere coloro che stanno ritardando le sanzioni alla Russia o stanno cercando di rinviare gli aiuti all’Ucraina”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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