QUARTO: ASSEGNATA UN’ALTRA VILLA CONFISCATA AI CLAN, NASCE IL QUARTIERE SOCIALE PER L’ACCOGLIENZA DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

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QUARTO: ASSEGNATA UN’ALTRA VILLA CONFISCATA AI CLAN DI CAMORRA, NASCE IL QUARTIERE SOCIALE PER L’ACCOGLIENZA DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA IL COMUNE SARA’ PRESENTE CON IL GONFALONE ALLA GIORNATA CONTRO LE MAFIE «Lunedì saremo in piazza, con il nostro gonfalone, per testimoniare l’impegno dell’intera comunità di Quarto contro le mafie e per la 27esima Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata promossa da Libera e Avviso Pubblico, con il patrocinio di Regione e Fondazione Polis – dice il sindaco Antonio Sabino – Alla manifestazione, tra l’altro, parteciperanno anche i familiari di Enrico Amelio, un nostro concittadino vittima di un omicidio nell’ottobre 2006 e riconosciuto ufficialmente alcuni giorni fa vittima innocente di camorra. La moglie, le figlie e altri congiunti di Enrico Amelio saranno tra i tanti familiari di vittime innocenti e noi saremo al loro fianco. Così come siamo in prima linea nella battaglia civile di recupero dei beni confiscati: i nostri uffici hanno ultimato i lavori e siamo in fase di assegnazione di una villa confiscata ad un esponente di spicco del clan Longobardi-Beneduce, nella quale nascerà una Casa di accoglienza e centro antiviolenza per le donne vittime di abusi e violenze». SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELLA CASA DEL SOLE-QUARTIERE DELL’INCLUSIONE SOCIALE Nasce la Casa del Sole: Quartiere per l’inclusione sociale in una villa confiscata ad un esponente di spicco del clan Longobardi-Beneduce e ora assegnata, dopo un bando pubblico, ad una Ati composta dalle 4 Coop e associazioni di promozione sociale: Aps Nessuno Escluso (capofila), Asd Quartograd, Apeiron Coop sociale e Social Ubuntu Coop sociale. Il progetto si articola in due interventi: 1. Centro di Accoglienza per Donne Maltrattate, che opererà come Centro antiviolenza e casa di accoglienza per sostenere le donne vittime di violenza e abuso intra ed extra familiare e i loro figli minori, garantendo loro un luogo sicuro dove sottrarsi alla violenza e riflettere sulle situazioni e sui vissuti. Il centro consentirà di intraprendere un percorso risolutivo di uscita dalla situazione di difficoltà attraverso un ampio ventaglio di opportunità, di una rete di supporto per sé ed i propri figli e la costruzione dell’autostima. sarà promossa, inoltre, sul territorio la diffusione di una cultura innovativa in relazione alla violenza di genere attraverso percorsi formativi e informativi. Intraprende azioni di ricerca, di analisi culturale, di confronto e di dibattito, di sensibilizzazione e di formazione sul fenomeno della violenza di genere. 2. Il centro indirizzerà il lavoro sociale al contrasto della violenza di genere con il duplice, contemporaneo obiettivo, di offrire sostegno alle vittime e di promuovere la diffusione di una cultura innovativa fondata sul riconoscimento e sulla denuncia di tale realtà e sulla sua prevenzione.
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