UCRAINA, QUARTO GIORNO DI BATTAGLIA. ZELENSKY: LA BIELORUSSIA NON CI ATTACCHERA’

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Ore 19.25 – Shevchenko manifesta in piazza
Anche l’ex calciatore del Milan Andry Shevchenko è sceso in piazza per manifestare in favore del suo Paese, l’Ucraina. Il campione ha postato su Twitter una foto di lui in piazza con i figli a Trafalgar Square, Londra.

Ore 19.20 – Draghi: «Pieno sostegno a misure Ue»
«L’Italia dà il suo pieno e convinto appoggio al pacchetto di misure contro la Federazione Russa presentato oggi dalla Commissione Europea. L’aggressione dell’Ucraina è un atto barbaro e una minaccia per tutta l’Europa. L’Unione Europea deve reagire con la massima fermezza». Lo dichiara il premier Mario Draghi.

Ore 18.30 – Zelensky: «La Bielorussia non ci attaccherà»
Il presidente russo, Alexander Lukashenko, ha assicurato che Minsk non si unirà alla Russia nell’attacco all’Ucraina. Lo ha dichiarato Zelensky ai cronisti, riferendo della telefonata «lunga e dettagliata» svoltasi oggi tra i due leader. «Ho avuto una conversazione telefonica con Alexander Lukashenko», ha spiegato Zelensky, «non ci parlavamo da due anni e abbiamo parlato molto nel dettaglio. Non voglio che missili, aerei ed elicotteri volino in Ucraina dalla Bielorussia. Non voglio che truppe arrivino in Ucraina dalla Bielorussia. E mi ha dato assicurazioni su questo».

18.19 Bp esce da Rosneft

Bp esce dalla sua partecipazione azionaria nella russa Rosneft, nella quale ha una quota del 19,75% dal 2013, e ha annunciato che Bernard Looney, l’amministratore delegato di Bp, si dimetterà con effetto immediato dal consiglio di amministrazione di Rosneft. Lo annuncia Bp in una nota, nella quale si precisa che “l’attacco della Russia in Ucraina è un atto di aggressione che sta avendo tragiche conseguenze nell’area”. “La decisione che abbiamo preso come consiglio di amministrazione non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche nell’interesse di lungo termine di Bp”, afferma Looney.

17.56 Von der Leyen: “Stop alle transazioni con la banca centrale russa”

“Stop alle transazioni con la banca centrale russa e congelamento dei suoi asset all’estero. Esclusione di importanti banche russe da Swift”. Lo conferma la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen in una dichiarazione in cui sottolinea che “saranno colpiti gli asset degli oligarchi russi”.

17.45 Von der Leyen: “Prima volta che Ue finanzia acquisto di armi”

“Per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco. È un momento spartiacque”. Lo annuncia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in merito allo strumento European Peace Facility con cui l’Unione finanzierà l’acquisto anche di materiale letale

17.26 Zelensky: “Non credo molto ai negoziati ma proviamo”

“Lo dirò con franchezza: non credo molto all’esito di questo incontro, ma proviamoci”. Lo afferma nel video alla nazione il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendosi ai colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina in Bielorussia.

17.19 Stoltenberg: “Aiuti Nato per diritto all’autodifesa”

“Mi compiaccio del fatto che gli alleati stanno aumentando il sostegno all’Ucraina, con ulteriori equipaggiamenti militari, assistenza finanziaria e aiuti umanitari. L’autodifesa è un diritto sancito dallo statuto delle Nazioni Unite e gli alleati stanno aiutando l’Ucraina ad esercitare questo diritto”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg

Ore 16.30 – Perché Putin ricorre alla minaccia atomica?
Perché Vladimir Putin ricorre, ora, alla minaccia atomica? È credibile? Secondo gli esperti, la leadership russa non ha intenzione di usare l’arma nucleare in collegamento alla crisi ucraina: si tratta però dell’ennesimo cambio di passo nella guerra di pressione psicologica e di propaganda contro gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali, indicativo dell’atteggiamento mentale del leader del Cremlino. L’analisi completa di Paolo Valentino — compresa la complessa catena di comando che presiede al lancio di una testata nucleare — si trova qui.

Ore 15.30 – La minaccia nucleare di Putin, la reazione dell’Occidente

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto alla Cnn che quella di Vladimir Putin è una «retorica pericolosa e irresponsabile».

La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha detto che Putin sta ricorrendo a una serie di mosse «che abbiamo visto in azione anche nelle settimane precedenti all’invasione dell’Ucraina», e cioè «la creazione di minacce inesistenti per giustificare ulteriori aggressioni. La comunità internazionale e il popolo americano dovrebbero guardare a quanto accade in quest’ottica. Abbiamo visto Putin fare cose simili molte volte». Psaki ha chiarito che «la Russia non è mai stata sotto minaccia, da parte della Nato né dall’Ucraina. Faremo fronte a tutto questo, abbiamo la capacità di difenderci, ma dobbiamo anche denunciare con chiarezza quello che stiamo vedendo in azione».

Il Pentagono ha definito quella di Putin «un’escalation» che rischia di sfociare in un errore di calcolo: «Non solo è un passo non necessario ma è un’escalation che può rendere le cose molto più pericolose. Abbiamo fiducia nel fatto che possiamo difenderci e difendere gli alleati».

L’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, è stata la prima esponente di alto livello di un Paese Nato a commentare le parole del presidente russo. «La scelta di Putin», ha detto alla Cbs, «dimostra che il leader russo sta aggravando il conflitto in modo inaccettabile».

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, su Twitter, ha scritto: «Non accetteremo l’uso della forza come strumento politico. Non staremo con le mani in mano finché la sicurezza dell’Europa non sarà assicurata». (Nelle scorse ore, la Germania ha deciso non solo la fornitura di armi a Kiev, ma anche un deciso investimento sulla Difesa: «Il mondo non sarà più come prima», ha detto Scholz).

Ian Bremmer, commentatore e analista, ha scritto che «l’economia russa sta per implodere» a causa delle sanzioni. «La sua posizione geostrategica è peggiore di quanto non lo sia mai stata durante la sua presidenza. È colpa di Putin, ma è inconcepibile che ammetta di aver sbagliato». Questa settimana, è «incredibilmente pericolosa, e non solo pe r l’Ucraina».

Ore 14.15 – Putin ordina l’allerta del sistema di deterrenza nucleare russo

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di mettere in stato di allerta il sistema di deterrenza nucleare.

Durante un incontro con il ministro della Difesa Shoigu al Cremlino, Putin ha definito le sanzioni occidentali — contro la banca centrale russa, contro alcune banche commerciali, contro alcuni oligarchi e contro lo stesso Putin — «illegittime» e ha ordinato di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleari .

«I Paesi occidentali non stanno soltanto imponendoci sanzioni ostili, ma leader di grandi Paesi della Nato stanno facendo affermazioni aggressive nei confronti della Russia. Per questo ordino di mettere in allerta il sistema di deterrenza», ha detto il leder del Cremlino.

Ore 13.09 – La Bielorussia e le minacce nucleari
L’agezia russa Tass sta battendo in questi minuti le parole di Alexander Lukashenko, il presidente della Bielorussia. Secondo quanto riportato dalla Tass, Minsk inviterà Mosca a schierare armi nucleari in Bielorussia se gli Stati Uniti o la Francia le schiereranno in Polonia o in Lituania. Lukashenko avrebbe riferito di una conversazione su questo tema avuta ieri con il presidente francese Emmanuel Macron.

In precedenza, sempre la Tass aveva riportato un’altra pesantissima dichiarazione di Lukashenko, secondo cui le sanzioni contro la Russia sono «peggio di una guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale».

«In una situazione come questa dovremmo essere consapevoli che ci sono tali sanzioni. Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. È peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto».

Ore 12.50 – La telefonata tra Lukashenko e Zelensky
Il presidente ucraino ha detto di aver parlato al telefono con il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko. Zelensky non ha rilasciato dettagli sulla conversazione. La Bielorussia — come spiegato poco fa — era stata indicata da Mosca come sede di possibili negoziati tra Ucraina e Russia; Kiev aveva però rifiutato spiegando di ritenere impossibile negoziare in un Paese da cui è partito uno degli assalti contro il territorio ucraino da parte di truppe russe.

12.30. Le agenzie Onu sospendono le operazioni in Ucraina

Le agenzie dell’Onu e i loro partner umanitari hanno sospeso le operazioni in Ucraina “a causa del deterioramento della situazione della sicurezza”: lo ha reso noto l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari. L’Onu e i suoi partner manterranno comunque la loro presenza nel Paese e riprenderanno il lavoro “quando la situazione lo permetterà”, ha aggiunto. Lo riporta la Bbc.

12.18 L’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia

L’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia. Ne dà notizia Palazzo Chigi.

Ore 11.51 – Ultimatum Mosca a Kiev, risposta sui negoziati entro le 13
Ultimatum di Mosca a Kiev sui negoziati in Bielorussia per porre fine alla guerra: la delegazione russa aspetterà quella ucraina fino alle 15 di oggi ora di Mosca (le 13 in Italia). «Se non avrà una risposta entro quell’ora, l’Ucraina sarà responsabile dei prossimi eventi», ha detto il parlamentare russo Leonid Slutsky, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

Ore 11.10 – Il portavoce di Zelensky: «Niente trattativa, i russi chiedono di deporre le armi»
In un post su Facebook, il portavoce del presidente dell’Ucraina Zelensky, Sergey Nikiforov, spiega che a Gomel, in Bielorussia, dove si trova già una delegazione russa ufficialmente in attesa di trattare, «non ci saranno rappresentanti dell’Ucraina. Del tema si è discusso. Ma all’ultimo momento, i negoziatori russi hanno chiesto che l’esercito ucraino deponga le armi. Richiesta subito rifiutata. Pertanto le loro dichiarazioni e decisioni di oggi sono solo dimostrative, si tratta solo di una pressione informativa e un tentativo di tradurre in Ucraina le responsabilità di una violazione».

Da due giorni il Cremlino sostiene di essere pronto a negoziati con l’Ucraina a Gomel, ponendo condizioni che l’Ucraina ritiene inaccettabili: lo stop a qualunque aspirazione all’ingresso nell’Ue e nella Nato, il completo disarmo e la «finlandizzazione» del Paese. Dopo il «no» dell’Ucraina, ieri, Putin ha ordinato l’assalto totale e la ripresa dell’avanzata nel Paese.

Oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che «una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l’amministrazione presidenziale, è già in Bielorussia per colloqui con gli ucraini. Siamo pronti». Volodymyr Zelensky ha però risposto di essere sì, a sua volta, pronto a colloqui, «ma non in Bielorussia, non in un Paese da cui partono missili verso di noi».

Dalla Bielorussia è partita infatti una delle offensive russe verso l’Ucraina, e sono stati lanciati missili come ha ammesso anche il presidente Lukashenko in mattinata. «Non c’è un solo soldato bielorusso, non un singolo proiettile in Ucraina», ha detto Lukashenko, secondo quanto riporta la Tass. Il presidente bielorusso ha poi confermato di aver lanciato «due, tre attacchi missilistici dal sud del Paese verso l’Ucraina dall’inizio del conflitto» perché Kiev «ha ammassato tre, quattro divisioni missilistiche vicino al nostro confine».

Ore 11.09 – Il Belgio chiude lo spazio aereo ai russi.
Anche il Belgio chiude lo spazio aereo ai velivoli russi.

Ore 11.08 – L’Ilranda chiude lo spazio aereo ai velivoli russi
Anche la Repubblica di Irlanda annuncia la chiusura dello spazio aereo ai velivoli russi dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo ha reso noto il ministro degli Affari Esteri, Simon Coveney. «Spaventosi attacchi russi in Ucraina durante la notte. L’Irlanda interverrà per chiudere lo spazio aereo irlandese a tutti gli aerei russi» ha scritto il ministro sul suo account Twitter, invitando altri Paesi della Ue a fare lo stesso.

Ore 11.05 – Esplosione in un quartiere residenziale di Kiev
In via Lavrukhina, a Kiev, le persone sono state evacuate dall’ingresso di un edificio di 16 piani dopo l’incendio e l’esplosione di sette auto private, secondo quanto riferisce l’amministrazione di Kiev. L’onda d’urto ha danneggiato finestre, balconi dal 1° al 15° piano. L’evacuazione delle persone è in corso, ci sarebbero solo feriti lievi.

10.11 L’Ucraina chiude il Mar Nero contro il lancio di missili russi

“L’Ucraina ha chiuso l’area marittima nella parte del Mar Nero per respingere l’aggressione armata della Russia, per proteggere le navi civili dalle minacce e per creare condizioni che consentano alle forze navali ucraine di rispondere alla presenza illegale di navi della Marina Militare russa”. Lo scrive il ministero degli Esteri ucraino su Twitter.  “L’Ucraina considera criminale utilizzare il proprio spazio marittimo per lanciare attacchi missilistici contro terra nell’ambito dell’operazione offensiva della Russia in Ucraina. Le Forze Navali ucraine contano sul supporto degli Stati partner. Il Mar Nero deve tornare ad essere uno spazio di pace, sicurezza e sviluppo”, aggiunge il comunicato.

Ore 9.40 – Gazprom: «Fornitura all’Europa continuerà regolarmente»
Gazprom continuerà a fornire gas russo per il transito in Europa attraverso il territorio ucraino come di consueto. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce Sergey Kupriyanov, secondo quanto riporta la Tass. «Gazprom fornisce gas russo per il transito in Europa attraverso il territorio ucraino come di consueto», ha affermato, «in conformità con le richieste dei consumatori europei:107,5 milioni di metri cubi al 27 febbraio».

Ore 9.20 – Zelensky: «La notte è stata dura, la Russia sta compiendo un genocidio»
In un nuovo messaggio sui social, il presidente ucraino Zelensky ha detto che la notte appena trascorsa è stata «dura»: «Ancora sparatorie, ancora bombardamenti di quartieri abitati, infrastrutture civili. Non c’è nulla oggi che l’occupante non consideri un obiettivo legittimo, stanno compiendo un genocidio. Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili», che sono stati «colpiti dalle prime ore dell’invasione. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case». Il consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ha detto che un attacco missilistico ha colpito l’area residenziale Vyhurivschyna-Troyeschyna, nel distretto di Desniansky della capitale ucraina.

Ore 8.37 – La Russia si dice «pronta ai negoziati, in Bielorussia». Zelenzky: «Anche noi siamo pronti, ma non in Bielorussia»
Il Cremlino ha annunciato di essere pronto a negoziati con l’Ucraina a Gomel, in Bielorussia. L’annuncio era stato fatto anche nella giornata di ieri, e seguito da condizioni che prevedevano condizioni che l’Ucraina ritiene inaccettabili: lo stop a qualunque aspirazione all’ingresso nell’Ue e nella Nato, il completo disarmo e la «finlandizzazione» del Paese. Dopo il «no» dell’Ucraina, ieri, Putin ha ordinato l’assalto totale e la ripresa dell’avanzata nel Paese.

Oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che «una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l’amministrazione presidenziale, è già in Bielorussia per colloqui con gli ucraini. Siamo pronti».

Volodymyr Zelensky ha risposto di essere a sua volta pronto a colloqui, «ma non in Bielorussia».

08:25 Ucraina, Cremlino: “Negoziano, la delegazione di Mosca è già in Bielorussia

La Russia è pronta a negoziare. E’ quanto ha riferito un portavoce del Cremlino dicendo che una delegazione russa è già arrivata in Bielorussia per “iniziare i colloqui” con gli ucraini. La delegazione russa, ha spiegato il Cremlino, comprende tra gli altri rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa.

08:23 Ucraina: Finlandia chiude spazio aereo ai velivoli russi

La Finlandia ha annunciato la chiusura dello spazio aereo ai velivoli russi a seguito dell’invasione dell’Ucraina e sull’esempio di molti Paesi europei. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti finlandese, Timo Harraka, in un tweet pubblicato questa notte.

08:19 Ucraina, Zelensky: “Creata Legione stranieri, arruolatevi”  

L’Ucraina sta creando una Legione straniera per arruolare i volontari provenienti dall’estero. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Questa sarà la prova del vostro sostegno al nostro Paese”, ha affermato Zelensky in un appello diffuso da diversi media internazionali.

Ore 7.25 – Mosca: accerchiate Kherson e Berdiansk
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe hanno accerchiato due grandi città del sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk, che hanno rispettivamente 290 mila e 110 mila abitanti. A riferirlo è l’agenzia russa Tass. Non ci sono conferme dal governo ucraino.

Guerra Ucraina-Russia, quarto giorno di combattimenti a Kiev che resta – secondo ‘Kiev Independent’, che cita il vice sindaco Mykola Povoroznyk – sotto il controllo dell’esercito e delle forze territoriali ucraine. Nella notte ci sarebbero stati alcuni scontri con “i sabotatori russi”, spiega il giornale. Già prima dell’alba, “esplosioni massicce” nelle vicinanze della città hanno illuminato il cielo della capitale. A riportarlo è la Cnn, che parla di forze ucraine che continuano a respingere i tentativi russi di ottenere il controllo della città storica. Due, secondo la Cnn, le grandi esplosioni che si sarebbero verificate vicino a Vasylkiv, una piccola città con un aeroporto militare e “diversi serbatoi di carburante” a circa 30 chilometri a sud di Kiev.

Le truppe russe sono intanto entrate a Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, nel nord est del Paese. Lo ha spiegato su Telegram Anton Gerashchenko, consigliere del ministero degli Interni di Kiev, spiegando che ”un gruppo di forze speciali della Federazione Russa ha appena fatto irruzione in città attraverso Alekseevka. Per strada”. Il presidente dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, citato da ‘Kiev Independent’ ha esortato i residenti locali a rimanere nei rifugi. Le truppe russe hanno intanto anche preso il pieno controllo di Nova Kakhovka, città vicina al confine con la Crimea nella regione di Kherson, rende noto la Ukrainkaya Pravda sui social. Il sindaco della città, Vladimir Kovalenko ha spiegato che i militari russi hanno sequestrato il comitato esecutivo della città e hanno rimosso tutte le bandiere ucraine dagli edifici.

Ore 6.58 – Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. È stato distrutto il gasdotto di Kharkiv, nella zona a nord-est dell’Ucraina, bombardato nella notte dalla Russia. La struttura, considerata strategica per la fornitura del gas in un’ampia zona del Paese, è stata colpita ripetutamente, secondo quanto riferito da fonti locali, nel corso degli attacchi che sono andati avanti per molte ore.

06,40. Guerra in Ucraina, protesta contro la Russia: boicottare la vodka

Boicottare la vodka. In segno di protesta contro l’invasione in Ucraina, Stati Uniti e Canada si scagliano contro il drink russo per eccellenza.  “Svuotate tutte le bottiglie di vodka russa e, insieme a munizioni e missili, speditele vuote in Ucraina affinché possano essere usate come bombe Molotov”, ha twittato il senatore repubblicano Tom Cotton. LEGGI DI PIU’
06,35. Guerra in Ucraina, Trump: “Con me presidente non sarebbe mai successo”

Se io fossi stato presidente, questo non sarebbe accaduto”. Non usa mezzi termini Donald Trump. La sua presidenza è stata la sola, nel 21esimo secolo, durante la quale la Russia non ha invaso un altro Paese. “Con Bush, la Russia invase la Georgia” dice l’ex inquilino della Casa Bianca dal palco della Conservative Political Action Conference, a Orlando in Florida. “Con Obama, la Russia invase la Crimea. Con Biden, la Russia ha invaso l’Ucraina”.

06.10 Deposito petrolifero colpito, timori per fumi tossici

A seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparto nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini.
L’incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40 km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.

Ore 6,00.

A seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparo nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini. L’incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.

05.43 Il CICR ha chiesto di rimpatriare i corpi dei soldati russi deceduti

Il Comitato internazionale della Croce Rossa afferma di essere a conoscenza delle richieste dell’ambasciatore ucraino all’ONU e di altri di rimpatriare i corpi dei soldati russi uccisi in azione in Ucraina, ma non ha numeri

05.39 Alle 15 riunione straordinaria dei ministri degli Esteri

05.24 Swift valuta attuare sanzioni contro Russia

La Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications (SWIFT) ha espresso disponibilità ad attuare la decisione presa da Usa, Gran Bretagna, Europa e Canada sulle nuova sanzioni contro la Russia che prevedono l’esclusione dal sistema Swift, il sistema circolatorio delle transazioni finanziarie internazionali, di “selezionate banche russe”. Lo riporta il canale televisivo Nbc, citando una dichiarazione dell’organizzazione. La notizia è ripresa anche dall’agenzia Ria Novosti. Il Guardian riporta una dichiarazione in cui si legge: “Ci stiamo impegnando con le autorità europee per capire i dettagli delle entità che saranno soggette alle nuove misure e ci stiamo preparando a conformarci alle istruzioni legali”.

Ore 4.54 – Esercito ucraino rivendica la distruzione di un convoglio di truppe cecene
L’esercito ucraino ha distrutto un convoglio delle forze speciali cecene, chiamato `Kadyrovites´ dal nome del leader ceceno Ramzan Kadyrov, a Hostomel, a circa 40 km da Kiev. Lo riferiscono i media locali, citando la conferma dell’ufficio di presidenza. Secondo fonti di Channel 24, l’esercito ucraino ha fatto saltare in aria uno scaglione di 56 carri armati russi dove si trovava anche il generale Magomed Tushayev, comandante del 141mo reggimento motorizzato della guardia cecena che è rimasto ucciso.

Ore 3.36 – Kiev, colpito sito per lo smaltimento di rifiuti radioattivi
Le forze russe hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha poi precisato che il bombardamento sul sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive. Lo riferisce il Kyiv Independent, precisando che è stata colpita la recinzione del sito mentre l’edificio è rimasto intatto.

Ore 3.25 – Altri carri armati e lanciarazzi russi entrano in Ucraina
Lo riporta Cnn mostrando le immagini dei mezzi pesanti russi che superano l’ultimo check point vicino a Belgorod, in Russia, prima di entrare in territorio ucraino nei pressi di Kharkiv.

Ore 3.15 – Colpito un palazzo a Kharkiv, uccisa una donna
Una palazzo di nove piani a Kharkiv è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Lo riferisce il servizio statale di emergenza ucraino, ripreso dai media ucraini. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito.

Ore 2.58 – Ucraina, almeno 64 civili uccisi dall’inizio della guerra
Primo bilancio delle vittime civili, ci sono anche 240 feriti da giovedì, giorno dell’inizio dell’invasione russa. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.

Ore 2.04 – Già arruolati 37 mila volontari per combattere contro i russi
Il numero dei volontari che si sono uniti alle Forze della difesa territoriale ucraina è salito a 37.000. Lo riferisce il comandante delle Forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, su Facebook.

Ore 2.01 – Kiev, cittadini invitati a chiudere le finestre
L’amministrazione di Kiev, secondo quanto riportato dai media locali, ha invitato i cittadini a restare chiusi in casa con le finestre serrate o a trascorrere la notte nei rifugi .

Ore 1.53 – Trump: Putin sta suonando Biden come un tamburo
«Putin sta suonando Biden come un tamburo, non è una cosa carina da guardare». Lo ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul palco del Cpac a proposito degli ultimi sviluppi in Ucraina.

Ore 1.48 – Trump: Putin è intelligente, i nostri leader sono stupidi
Vladimir Putin ha deciso la sua «spietata invasione» dopo aver visto il ritiro dall’Afghanistan: «Putin è smart», intelligente, e i «nostri leader sono stupidi». Lo afferma Donald Trump intervenendo alla conferenza dei conservatori e definendo l’attacco della Russia all’Ucraina un assalto all’umanità. «Per me sarebbe stato facile mettere fine a quello che sta accadendo, a questa farsa», aggiunge Trump parlando della sua «affinità» con Putin.

Ore 1.42 – Trump: salveremo l’Ucraina dalla distruzione
«Il nostro movimento è forte e sta crescendo. Salveremo il nostro Paese dalla distruzione». Lo afferma Donald Trump, intervenendo alla conferenza dei conservatori. L’ex presidente Usa parla della «sinistra fascista», quella «sinistra radicale che ha perso la sua credibilità» e le cui «politiche non funzionano».

Ore 1.32 – Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv
Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.

Ore 00.59 – L’Ucraina ringrazia Usa, Canada, Ue e Gb per le nuove sanzioni
Il premier ucraino Denys Shmyha ringrazia su Twitter «gli amici di Usa, Francia, Germania, Italia, Canada e Regno Unito per l’impegno a rimuovere diverse banche russe da Swift, la paralisi degli asset della Banca centrale russa, il divieto agli oligarchi russi di usare i loro asset finanziari sui mercati euroatlantici».

Ore 00.57 – Bombardato deposito petrolifero vicino Kiev
Il deposito petrolifero di Vasylkiv, a circa 40 km a sud da Kiev, è in fiamme. Secondo la sindaca della cittadina, Natalia Balasynovych, la città e l’aeroporto hanno subìto pesanti bombardamenti dai missili russi, riporta il Kyiv Independent. Secondo la Cnn, le due grandi esplosioni che hanno illuminato il cielo di Kiev poco fa si sarebbero verificate proprio intorno a Vasylkiv.

00.52 – Corea del Nord lancia proiettile non identificato verso est
La Corea del Nord ha lanciato «un proiettile non identificato» verso est. Lo riferiscono i militari di Seul. Il lancio, anche se non direttamente collegato alla questione della crisi in Ucraina, ha messo in allarme gli Stati Uniti perché temono che la manovra possa essere una provocazione per testare la reazione di Washington in questa fase già drammatica a livello internazionale.

Ore 00.49 – Mosca chiude lo spazio aereo a Slovenia e ai Paesi baltici
La Russia chiude il suo spazio aereo alle compagnie legate o registrate in Lettonia, Lituania, Estonia e Slovenia, come rappresaglia alle misure simili prese da questi Paesi. Il divieto riguarderà anche i voli di transito effettuati in Russia dalle stesse compagnie, ha annunciato in un comunicato l’agenzia dell’aviazione civili russa Rosaviatsia.

Ore 00.47 – Usa: l’Occidente darà la caccia ai beni degli oligarchi russi
L’Occidente vuole «dare la caccia» agli yacht, ai jet, alle case di lusso e alle auto degli oligarchi. Lo afferma un alto funzionario americano.

Ore 00.35 – Kiev a hacker: «Attaccate banche e aziende russe per una cyber guerra»
Il ministro ucraino per la trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, ha detto su Twitter che il Paese sta creando un «esercito informatico» per «continuare la lotta sul cyber fronte» contro la Russia che bombarda l’Ucraina. In un tweet, Fedorov ha incluso un link ad una chat di Telegram dove si incoraggiano hacker ad attaccare aziende russe dell’energia e della finanza. La lista include il gigante del gas Gazprom e banche come Sberbank e VTB.

Ore 00.27 – Musk mette a disposizione i servizi internet dei satelliti Starlink
I servizi internet dei satelliti Starlink di Elon Musk sono «ora attivi in Ucraina». Lo afferma Musk rispondendo a un tweet del vice presidente ucraino Mykhailo Fedorov, che lo aveva contattato per metterli a disposizione.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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