Ucraina, il presidente Zelensky insiste sull’adesione alla Nato. La Germania dice no, gli Usa spostano l’ambasciata

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La Germania lancia l’ennesimo avvertimento a Mosca, mentre l’Ucraina torna a chiedere l’annessione alla Nato che rischierebbe di far deflagrare il conflitto. Una vicenda, quella dell’ingresso di Kiev nel patto atlantico, che “non è agenda” secondo Berlino. È una nuova giornata di scontri a distanza, accuse reciproche, minacce e contemporanei tentativi di apertura sul fronte ucraino. La crisi tra il Paese del presidente Volodymyr Zelensky e il capo del Cremlino, Vladimir Putin, continua in quella che assomiglia sempre più a un’isteria collettiva dei leader mondiali, tra dichiarazioni discordanti, cambi di posizione e un dialogo che non riesce a partire. Mentre il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha annunciato lo spostamento temporaneo di tutta l’ambasciata americana da Kiev a Leopoli. E il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha sottolineato che l’Alleanza atlantica “continua a essere pronta a impegnarsi a un dialogo utile con la Russia” e che “il modo migliore per dimostrare che è pronta a una soluzione pacifica è de-escalando la situazione e ritirando le forze che ora minacciano l’Ucraina”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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