Circola con insistenza il nome di Giovanni Forgione (nella foto), attuale capo dei caschi bianchi di Sant’Antimo, quale futuro comandante del comparto dei vigili urbani di Marano, da qualche tempo coordinato e seguito dal sovraordinato Luigi Maiello. Forgione, beneventano di origine, è un ex ufficiale dell’Arma e ha lavorato anche in altri comuni, come Scafati e Nocera inferiore. Proprio a Scafati lavorato anche con l’attuale prefetto alla guida del Comune di Marano, la dottoressa Basilicata, che da Scafati si è portato a Marano anche il funzionario Valentino Antonetti, un sovraordinato, Cascione, indagato in alcuni procedimenti e poi dimessosi, la segretaria generale dell’Ente, la dottoressa Imparato, e il consulente legale Antonio Marciano, che a Marano ha vinto una procedura di gara che ha (secondo molti addetti ai lavori) dell’incredibile. Un tempo Marano, con Visconti, era colonia di Giugliano; oggi è colonia di Scafati.
Si tratta perlopiù di funzionari di livello non eccelso, che il prefetto Basilicata ha voluto o vuole con sé. Il sovraordinato Maiello, che sembra essere il più motivato, sarebbe stato scelto o quanto sponsorizzato dall’altro commissario, il questore Giuseppe Garramone.
Maiello si sta muovendo su tanti fronti: abusi edilizi e commerciali in primis, ma restano in stand by – nonostante siano vicende ben descritte nel decreto di scioglimento del Comune – tantissimi casi: i beni confiscati non assegnati (in via Marano-Quarto ve ne sono diversi), la questione Galeota (con tanti immobili mai utilizzati dal Comune), il caso Pip e il mancato sgombero della Vallesana Metalli (ha ottenuto ben 4 proroghe ma senza mai lasciare il suolo del Comune di Napoli) e tanto, tanto altro. Chissà se mai qualcuno se ne occuperà e si dovrà attendere chissà quanti anni e chissà, forse, un futuro scioglimento…
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