Tutti farlocchi i dati di Speranza su vaccinati e positivi, ma il ministro è intoccabile. Anche Bassetti attacca: “Sbagliato associare asintomatici e sintomatici”

0
2.041 Visite

Sono quasi tutti sbagliati i dati contenuti nella tabella sventolata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa di Mario Draghi di qualche giorno fa per spiegare il decreto sull’obbligo vaccinale. Sbagliati i dati sulla popolazione con due dosi da più o meno di 4 mesi: la platea giusta è esattamente quella opposta. Forse al ministero non conoscono i simboli di “inferiore a” e “superiore a”, che imparano i bambini a scuola anche facendo lezione in Dad. Ma sbagliati anche i numeri dei no-vax e di tutte le varie platee, che sono circa il doppio di quelli effettivamente indicati nella tabella Iss sullo stesso periodo pubblicata qualche giorno prima. Ma non potevano controllare prima di un appuntamento così importante? E Draghi era a conoscenza di tutti quegli errori? Al premier che ha vissuto di numeri come è potuto accadere uno scivolone così?

Franco Bechis

La patologia Covid “nei soggetti vaccinati deve essere trattata come un’influenza. Lo stiamo vedendo nei reparti, chi ha fatto il ciclo completo di vaccinazione ha una forma influenzale più o meno lunga o più o meno breve”. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. “Evitiamo dunque questa moltitudine di tamponi, una logica solo italiana e cambiamo approccio. Siamo vicini al picco dei casi, forse in alcune Regioni è stato già raggiunto e speriamo che nelle prossime settimane si possa ridurre in maniera significativa il carico. Sono due giorni che i ricoveri in terapia intensiva scendono, -8 due giorni fa e ieri -1”.

E “lo ripeto da un bel po’ di tempo: chi è in ospedale ed è asintomatico per la patologia respiratoria da Covid, ma ha un tampone positivo senza però aver un nessun sintomo compatibile dovrebbe considerato alla pari di tutti gli altri malati. Deve essere isolato, chiaramente, ma non può essere considerato come patologia Covid e messo nel bollettino quotidiano”, commentando la possibilità che si arrivi a una modifica del conteggio dei casi asintomatici in ospedale, richiesta fatta dalle Regioni al ministero della Salute.

“Ci vuole maggiore dinamicità da parte del ministero della Salute e del Cts nel recepire i messaggi che arrivano da chi sta sul campo – aggiunge Bassetti – C’è una distanza tra chi è nelle sale burocratiche romane e chi è sul campo a gestire i malati. Diciamo quello che vediamo nei nostri ospedale: mettere i sintomatici e gli asintomatici tutti insieme è sbagliato. Contare per i criteri di colorazione delle regioni solo chi ha segni e sintomi da Covid”, è il parere dell’infettivologo.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti