Reddito di cittadinanza, truffa senza precedenti: 9 mila denunciati

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Truffa senza precedenti. Oltre 9mila le persone denunciate perché percepivano in maniera illegale il Reddito di cittadinanza, si tratta di romeni che hanno ideato una truffa da più di 60 milioni di euro scoperta dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Cremona e Novara, su disposizione della procura della Repubblica di Milano. Sgominata una banda dedita alle estorsioni e al conseguimento di erogazioni pubbliche. Sedici le persone arrestate, mentre continuano ancora le perquisizioni delle forze dell’ordine nelle province di Cremona, Lodi, Brescia, Pavia, Milano, Andria, Barletta e Agrigento. I finanzieri sono riusciti a bloccare le attività illecite di un’associazione a delinquere che aveva ramificazioni in tutta Italia, un colpo importante quello inferto ai cosiddetti “furbetti” del Reddito di cittadinanza.

Negli ultimi tempi, Guardia di finanza e carabinieri stanno scoprendo una serie di organizzazioni criminali che operano da nord a sud riuscendo a ottenere il sussidio dei 5 Stelle senza averne diritto. Nel mese di settembre, a Brescia, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà ottantanove persone accusate di aver dichiarato il falso nella documentazione utilizzata per richiedere il Reddito di cittadinanza, percependo indebitamente ben 500mila euro. I militari stanno ancora valutando le posizioni di altri mille beneficiari del Reddito di cittadinanza. Pochi giorni prima, la procura di Perugia ha recuperato altri 186mila euro finiti nelle tasche di alcuni truffatori umbri.

Il mese scorso, invece, la Guardia di finanza, a Treviso, sono state fermate 116 persone che non avevano diritto a percepire il sussidio di cittadinanza, un bottino di circa 700mila euro che dovrà essere restituito allo Stato da parte dei “furbetti”. I finanzieri hanno scoperto che, addirittura, alcuni dei beneficiari non vivevano neppure in Italia e che non erano in condizioni di povertà, anzi, in molti casi sono stati trovati in possesso di auto di lusso e altri oggetti preziosi. I trasgressori sono stati tutti denunciati alla procura della Repubblica di Treviso.

A Napoli migliaia di denunciati, tra loro anche parenti di noti camorristi. Stesso refrain anche in Sicilia e in Calabria.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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