Punti di vista. Elezioni amministrative 2021. E le politiche ambientali? “In Campania serve una nuova discarica per chiudere il ciclo”

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INTRODUZIONE. Il 3 e il 4 ottobre si voterà per eleggere il prossima Sindaco
di Napoli, i nomi in campo sono certamente tutti di alto livello, sia per le
vecchie glorie del passato sia per chi è alla prima esperienza elettorale.

LE POLITICHE AMBIENTALI. Da alcuni mesi sto ascoltando con non poco
interesse i dibattiti e le proposte elettorali dei vari candidati ma, anche questa
volta, noto una scarsa attenzione all’ambiente, o almeno un’assenza di
programmazione concreta di politiche ambientali, e ci si limita alla solita, trita
e ritrita, frase ad effetto “Tutelare l’ambiente significa tutelare la salute!”.
Perfetto, siamo tutti d’accordo, ma delle idee sulla gestione dei rifiuti a Napoli,
non ne abbiamo ancora sentite (sic!), eppure i problemi sono tanti. Forse i
candidati sono troppo impegnati ad affrontare un’altra crisi, quella delle casse
del comune. Non c’è dubbio che l’efficienza dei servizi igienici della città
passa anche per un notevole finanziamento alle casse dell’Asìa: nuove
assunzioni, mezzi, spazzatrici, campagne pubblicitarie, scope e palette etc.
Come diceva un “banchiere cardinale”, “la Chiesa non si regge con un’ Ave
Maria”, e questo vale anche per le municipalizzate del Comune di Napoli.

COSA SERVE. Tra un anno e mezzo le discariche del Sud Italia saranno
piene, mentre nel Nord restano ancora 4 o 5 anni per la saturazione. In media
tra tre anni nelle nostre discariche non ci sarà più posto per quel 21% di
spazzatura domestica, su 30 milioni annui di tonnellate, che gli italiani vi
riversano. In base alle Direttive dell’Unione europea entro il 2035
bisognerà riciclare il 65% dei rifiuti e la discarica non deve superare il 10%.
Alla Città Metropolitana di Napoli serve oggi una soluzione, armonizzata con
le recenti Direttive Europee sull’Economia Circolare: abbiamo bisogno di una
discarica, in provincia di Napoli. L’impianto può diventare, in meno di un
anno, un modello industriale a disposizione della Regione Campania.
Gestione privata e controllo pubblico all’insegna della più totale trasparenza.
Accetterà esclusivamente residui innocui prodotti dagli impianti di trattamento
e valorizzazione presenti sul territorio regionale, per chiudere razionalmente il
ciclo dei rifiuti. Assicureremo un idoneo deposito finale a quanto non più
tecnicamente ed economicamente recuperabile dal trattamento industriale dei
rifiuti solidi urbani garantendo la massima affidabilità e i minimi impatti a
vantaggio dell’ambiente

DIMENSIONI E GESTIONE. La superficie complessiva, del sito che ho
individuato, è di circa 53.000 mq con altezze variabili che vanno dai 70 ai 40
metri. Per l’apertura del sito noi privati, da un primo calcolo, stimiamo di
smaltire circa 1.500.000 mc di rifiuti.

PROSPETTIVE FUTURE. Ovviamente io ho un’ideologia politica che però
rimane preservata nel segreto della cabina elettorale ma prima di ogni
posizione partitica credo nelle politiche ambientali e non mi curo dei simboli e
delle ideologie, cerco di guardare le persone e la loro sensibilità ambientale,
si spera seguita da concretezza. Ho avuto l’onore e il piacere di collaborare,
in Campania, con tanti Sindaci, dall’estrema destra all’estrema sinistra, e non ho mai guardato la loro posizione politica perché sapevo che la tutela
dell’ambiente viene prima di ogni altra cosa. Anche in queste elezioni mi sono
confrontato e mi sto confrontando con gli esponenti di quasi tutti i Partiti e
spero si faccia davvero qualcosa per la nostra amata Napoli.

Adriano Pistilli

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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