Proveremo a spiegarlo (con il cucchiaino) a lor signori. Non si risentano se scriviamo, come nostro costume, con chiarezza, franchezza e senza troppi giri e peli sulla lingua. A noi, amanti di un territorio devastato dalla malavita, dal cemento selvaggio e da un’omertà assordante, piace essere così: liberi da ogni fazione, diretti e mai supini ad alcuna logica.
La possibile esternalizzazione del servizio idrico fa ancora discutere e su questo punto il Pd, nella sua interezza, si è spaccato ancor di più che sull’eventuale ritiro del sostegno al sindaco Visconti. Sull’acqua è in atto la battaglia delle battaglie, che vede contrapposti più gruppi e, forse, interessi.
Non entreremo nuovamente nelle questioni tecniche: se la scelta di Visconti (Acquedotti scpa) sia corretta o meno. Ci sono pro e contro, luci e ombre, lo abbiamo scritto più volte. Per noi la delibera va congelata: ad occuparsi dell’acqua e delle sue sfaccettature dovranno essere i futuri commissari, che non devono rispondere a logiche territoriali, clientelari o di altra natura.
Detto questo, ci rivolgiamo agli esponenti del Pd.
Sbaglia il gruppo composto da Sorrentino, Morra, Santopaoli e altri ad insistere per l’accordo con Abc. L’accordo non è di facile realizzazione e i tempi si prospettano lunghi, molto lunghi, sempre che in futuro il Comune di Napoli sia ancora guidato dal centrosinistra e sia quindi sensibile a determinati progetti. Sbagliano ad insistere al punto da far credere di avere, al pari della giunta, chissà quale recondito tornaconto politico.
Sbaglia il consigliere Pasquale Coppola a vedere sempre la malafede ovunque. Pensi prima a dichiararsi oppositore di Visconti, poi al resto. Dia seguito alle parole pronunciate, a nome di tutti gli altri consiglieri, Santopaolo, Paragliola, Accongiagioco, Nastro e Savanelli, nell’ultimo consiglio comunale.
Sbagliano la capogruppo Accongiagioco e il presidente del consiglio Paragliola a dare corda, come hanno fatto nell’ultima riunione dei capigruppo, agli esponenti della sinistra radicale cittadina, che vorrebbero intestarsi una vittoria sulla vicenda acqua e che la mettono sulla questione pubblico o privato che poco c’entra con la vicenda Marano.
Sbaglia Annarita Savanelli, che non esce dal limbo e gioca, ancora, a carte coperte.
Sbaglia il sindaco Visconti a fare il finto democratico e a chiedere ai contestatori della delibera di portare al suo cospetto progetti alternativi che a lui, in realtà, non interessano un fico secco. Se ha i numeri per far passare la sua delibera, vada in aula consiliare e se la faccia approvare. Se non li ha, si arrenda e si dimetta.
Sbaglia il segretario provinciale del Pd Sarracino, che ha gettato la pietra e ha poi nascosto la mano. Aveva promesso che avrebbe incontrato Visconti e che lo avrebbe invitato a dimettersi e invece, non solo non lo ha fatto, ma ha lasciato i consiglieri a scannarsi tra loro, anche sull’acqua.
Sbaglia il Pd nel suo complesso. Non si insista su nulla: si passi subito all’opposizione. Se il sindaco avrà i numeri per far passare la delibera sull’esternalizzazione se ne assumerà oneri ed onori ed eventuali responsabilità; se non li avrà sarà l’ennesima dimostrazione della sua incapacità amministrativa e impossibilità a poter proseguire nel cammino.
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