Conte e la corsa contro il tempo prima del voto su Bonafede. Per ora i numeri non ci sono e il tempo stringe

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Crisi di governo, la nuova maggioranza è ancora in alto mare. Gli scenari. Un Conte-Ter con dimissioni che porti Giuseppe Conte all’allargamento della maggioranza ai Responsabili prima del voto previsto in Senato sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che metterebbe a nudo l’assenza dei voti necessari a tenere in piedi il governo a Palazzo Madama. Ma il tempo stringe e a Palazzo Chigi contano le ore necessarie a mettere in atto il piano: sono 72. Mentre 156 è il numero da superare per convincere il Quirinale che il governo è in grado di mettere insieme una maggioranza assoluta e a reggere nei prossimi mesi.

Le alternative sul tavolo sono due: mettere in atto una crisi pilotata che porti in rapida sequenza alle dimissioni del presidente del Consiglio, al suo reincarico da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, poi, dopo le consuete trattative con le forze della maggioranza, il varo di un nuovo governo che porti a casa la maggioranza sia alla Camera – dove i numeri regalano tranquillità – che al Senato. Altrimenti Conte può provare ad andare a vedere le carte in Aula mercoledì 27 gennaio per verificare che quello dei renziani, ma anche di qualche Responsabile che nel frattempo si sta innervosendo, non sia un bluff. Ma per ora i conti di Conte non tornano.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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