L’assassino di Ciccio Della Corte e i selfie all’interno del carcere. La figlia: “Che orrore”

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“Le nostre vite sono sconvolte di nuovo – racconta a Repubblica Marta della Corte, figlia di Francesco, assassinato due anni fa a Piscinola da alcuni minori – Prima la morte assurda di mio padre, poi lo choc dei permessi premio concessi al suo assassino e ora questo. Le fotografie su whatsapp inviate a una emittente locale. Siamo sbalorditi, inorriditi da questa situazione, è difficile persino trovare le parole. Già è complicato ricostruire i pezzi di una vita distrutta e di una famiglia annientata, dover ricominciare di nuovo è assurdo. E tutto perché chi dovrebbe garantirci la possibilità di riprenderci le nostre vita non lo fa”.

La famiglia ora ha scoperto di quelle foto del killer di suo padre, il diciottenne Ciro, che rinchiuso nel carcere minorile di Airola (Benevento) usa il telefonino del Dipartimento amministrazione penitenziaria (il Dap) per mandare selfie, allegro e sorridente, quando dovrebbe utilizzarlo soltanto per parlare con i familiari.

Ne ha approfittato come tanti altri giovani detenuti – ha accertato la polizia penitenziaria – perché i telefonini forniti per sopperire al divieto delle visite in carcere bloccate per il Covid non erano stati bloccati e venivano dunque utilizzati anche per accedere ai profili sui social e navigare sui siti porno.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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