Angelo Covino, sovraordinato del Comune, scelto direttamente dal sindaco del Pd Rodolfo Visconti, è finito stamani nella bufera per un post apparso sulla sua pagina Facebook e poi rimosso dopo le polemiche. A prendere di mira Covino, già in passato finito nel mirino dei media per la questione degli alloggi popolari (Covino, pur dipendente Inps, pare abiti ancora in un alloggio comunale con fitto calmierato), è stato preso di mira da alcuni esponenti locali del Partito democratico. Nel post incriminato Covino fa riferimento a una fiaccolata da fare contro i rom (in senso lato) e la camorra. Una fiaccolata in tempi di Covid e di divieti agli assembramenti con dichiarazioni definite di stamp razziste da alcuni democratici del circolo di Marano. Covino scrive, fra le varie cosa, che “un vero camorrista si sarebbe fermato e portato rispetto”. E ancora utilizza termini quali “via i rom” e “ruspa”. Covino, poi, dopo le polemiche, ha rimosso il post.
Ecco il riassunto della querelle.
“Il signor Angelo Covino in un post, poi rimosso, lancia l’idea di una fiaccolata contro la camorra e i rom in ricordo del giovane poliziotto di Scampia ucciso in un tamponamento con due rapinatori, forse resosi conto, tardi, dell’enormità razzista del post ha dichiarato come tutti quelli presi in flagranza io non sono razzista. Rodolfo Visconti, la sua giunta, la sua maggioranza e il P.D. di Marano reputano compatibile la sua presenza con i valori di cui dovrebbero essere portatori?
Vincenzo Esposito (Pd Marano)
“Facciamo una fiaccolata contro la camorra e gli zingari”, “Il vero camorrista si sarebbe fermato e portato rispetto”, “Via i ROM”, “Ruspe”. Oltre che razziste sono frasi aberranti. Inoltre il sig. Covino dovrebbe sapere che molti ROM sono di cittadinanza italiana, oppure rumena(quindi europei comunitari). La rimozione tardiva, lo sfogo(scritto, quindi più contemplato rispetto ad uno sfogo orale)ingiustificabile, la pezza peggiore del buco. Il minimo sindacale è che il sindaco, a nome di tutta la cittadinanza, prenda nettamente e pubblicamente le distanze da tali affermazioni.
Alfredo Paragliola (Pd Marano).
No, assolutamente non sono d’accordo sulle sue precedenti affermazioni. Ma lo stesso Covino ha eliminato il suo post, affermando che quel post è stato uno sfogo del momento (lui che ha lavorato per strada come il poliziotto sa bene i rischi, raffiorando in lui tutte le paure di allora), e che non porta odio verso etnie… E ha fatto bene a eliminarlo per non alimentare rancori e strumentalizzazioni (ma ahimè troppo tardi…).
Enza Carandente, consigliera intervenuta nella querelle.
Prima razzista e poi pentito mi sembra molto strumentale, purtroppo vale il primo post espressione vera del suo pensiero. E come se io mi fossi schierato contro i romani perché un fascista di Roma ha assassinato mio nipote o i familiari del vigilante di Marano si fossero schierati contro gli abitanti di Chiaiano. Ribadisco: il suo atteggiamento razzista è compatibile con i tuoi valori cristiani? Io penso di no!
Enzo Esposito, in risposta alla Carandente.
No e l’ho già dichiarato!! Ho già commentato ieri che a me non mi interessa chi fossero i rapinatori, non mi importa che etnia sono che religione che paese, devono marcire e punto. E non sono per niente d accordo quando si fa tutt’erba un fascio ma individualmente chi ha sbagliato paghi!!
Enza Carandente, consigliera, in risposta ad Esposito.
Chi è Angelo Covino? E’ un sovraordinato del Comune di Marano, insediatosi mesi fa e da qualche tempo responsabile anche dell’ufficio Anagrafe (con un atto a detta di molti illegittimo). E’ un dipendente Inps, in passato candidato con il centrodestra di Marano, poi vicinissimo al sindaco Mario Cavallo (uomo di destra alleato con il Pd) e per un periodo frequentatore delle riunioni del M5s di Marano. Oggi Covino è un fedelissimo del sindaco democratico Rodolfo Visconti.
