Fallito ieri sera il tentativo, promosso da alcuni consiglieri di minoranza, di sfiduciare il sindaco Rodolfo Visconti. Presso lo studio del notaio Laurini di Marano si sono presentati nove consiglieri: Albano, Giaccio, Abbatiello, Passariello, Moio, Monti, Garofalo, Carandente Luigi e Fanelli.
Non si sono presentati, come ampiamente previsto, i consiglieri del Pd che, in teoria, dovrebbero avere il dente avvelenato con Visconti. Chi sono? Coppola, Nastro, Paragliola, Di Luccio, Savanelli e Acconciagioco.
Mancavano, poi, quelli della lista Visconti, che soltanto un mese e mezzo fa – con un comunicato di fuoco – dichiararono l’appoggio esterno alla giunta. Chi sono? Di Marino, il capogruppo, spesso e volentieri incrociato in auto con Visconti e D’Alterio, Enza Carandente, Angelotti, Vallozzi, Concilio e Diana.
E ancora: mancava (anzi era presente in strada, a pochi metri dallo studio notarile, con una scelta di dubbio gusto) un altro consigliere, Ciro Marzi, che pochi mesi fa chiedeva la testa di due assessori e criticava aspramente alcune scelte della giunta. Mancava, infine, ma molti se lo aspettavano, il consigliere (in teoria) di minoranza Stefano Catone, vicinissimo all’imprenditore edile Antonio Cerullo.
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