Crisi rifiuti a Napoli, Palmieri: “Flop differenziata e zero impianti. Fallimento De Magistris”

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“La crisi endemica dei rifiuti nella città di Napoli nelle ultime settimane si è propagata a catena persino nei comuni della provincia a causa delle pressanti richieste da parte del Comune di sversamento presso gli Stir”, lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Trasparenza, Domenico Palmieri, in riferimento alla seduta monotematica del Consiglio Comunale che si terrà domani 21 gennaio. “Ormai, ha continuato Palmieri, in gran parte dell’area metropolitana si è arrivati a un soddisfacente equilibrio nel ciclo dei rifiuti raggiungendo importanti percentuali di raccolta differenziata che si collocano tra il 50 e il 70 per cento; a Napoli città, invece, gli ultimi dati certificati dall’osservatorio regionale parlano di un 34% di raccolta differenziata, e l’Asia ha addirittura preannunciato un calo della raccolta nel corso del 2019, che pertanto sarà sicuramente al di sotto del 38% previsto. Napoli è di gran lunga il maggiore produttore di rifiuti della Campania e il no alle discariche, ma anche ai termovalorizzatori e in generale all’impiantistica da parte dell’Amministrazione Comunale ha posto le basi di un’emergenza permanente, che è poi quella che i napoletani stanno vivendo da anni in alcune zone della città soprattutto a Napoli Est. Non a caso l’emergenza si è aggravata quando il Sindaco è stato costretto, dalle proteste degli abitanti, a chiudere il sito ex ICM di via Brecce dove era stato accumulata irresponsabilmente frazione umida e tal quale. L’incapacità dell’amministrazione de Magistris di dotarsi almeno di un impianto di compostaggio autonomo per il trattamento del rifiuto organico ha determinato, oltre alla precarietà strutturale nel ciclo dei rifiuti cittadino, un costo a carico dei contribuenti napoletani di 7-8 milioni di euro all’anno per il trasferimento fuori regione. Più in generale, ha concluso Palmieri, per uscire definitivamente dalla crisi rifiuti a Napoli occorre un’amministrazione che realizzi rapidamente impianti per il trattamento industriale dei rifiuti, compreso – laddove necessario – un nuovo e moderno termovalorizzatore”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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