La verità, a Marano, la conosco tutti, almeno gli addetti ai lavori: tra il consigliere Lorenzo Abbatiello, che oggi ha ufficializzato il suo addio alla Lega, e il fantomatico coordinamento cittadino del Carroccio (fantomatico perché da mesi in casa Lega si attende la nomina del nuovo coordinatore), non correva buon sangue già da moltissimi mesi e già da tempo (noi fummo i primi a scriverlo) si paventava una fuoriuscita di Abbatiello.
Tra Abbatiello e qualche leghista nostrano, in molti lo ricorderanno, ci fu uno scontro anche pubblico che si consumò in un consiglio comunale di qualche mese fa. Abbatiello non gradì alcuni attacchi e chiese spiegazioni per certe affermazioni fatte da qualche esponente locale del partito di Salvini.
Le giarretelle si erano già rotte e già da tempo si sussurra che l’ex consigliere Udc sia in procinto di tornare in un alveo centrista a lui decisamente più congeniale.
Il matrimonio è finito e non poteva andare diversamente. A suo tempo ci attirammo le critiche del coordinamento cittadino e dello stesso Abbatiello per aver scritto (era la sacrosanta verità) che entrambi le parti commisero un madornale errore ai tempi delle elezioni amministrative. Abbatiello è un moderato di prim’ordine e non ha alcuna caratteristica di stampo leghista. Da molti, anche da noi a dire il vero, è ritenuto molto soft nella sua azione politica di opposizione e persino troppo vicino a qualche assessore di Visconti, in particolare Paolino D’Alterio, di cui è anche molto amico.
Il coordinamento della Lega, se ancora di coordinamento si può parlare, fece a sua volta grossi errori nell’autunno di un anno fa: Luigi Baiano e Biagio Sequino, infatti, si intestardirono su Abbatiello e altri candidati, nella convinzione di poterli “sfruttare” per portare a casa un bel gruzzoletto di voti. E alla fine sono rimasti scottati, con il cerino in mano: Abbatiello è entrato in consiglio comunale, come era facile prevedere, e non si è certo piegato al loro volere politico. Baiano è rimasto fuori. Tra un po’, inoltre, non avranno nemmeno più voce in capitolo nel coordinamento cittadino. E’ la storia, insomma, di un amore che non è mai scoppiato e di scelte sbagliate.
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