Le storie di Terranostranews. Marano, l’edicolante di via Nuvoletta e l’incredibile scoperta. “Non posso installare il nuovo chiosco perché la strada non è comunale”

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E’ una delle tante, incredibili storie scovate da Terranostranews, emblema dell’inefficienza e dell’ente comunale maranese. Storie che traggono origine nei decenni scorsi, quando Marano era gestita – ancor più di oggi – dal malaffare, dalla cattiva politica e da tecnici, dirigenti e politici impreparati o collusi.

L’edicolante di via Nuvoletta (nella foto il chiosco) ha presentato regolare istanza al Comune, alcuni mesi fa, per sostituire l’attuale chiosco con uno più grande e confortevole. Paga, già da tempo, l’occupazione di suolo pubblico all’ente comunale e con il nuovo chiosco non incrementerebbe le volumetrie.

Una banale richiesta, insomma, che si è trasformata però in un caso, in una sorta di calvario. L’edicolante ha già da tempo acquistato la nuova struttura, ma dal Comune ha ricevuto la seguente risposta: “Non possiamo concedere il nulla osta perché allo stato via Nuvoletta non risulta essere strada comunale”. Nella medesima situazione si trova anche un barista della zona.

Via Nuvoletta e non solo. Molte strade di Marano, almeno sulla carta, sarebbero ancora oggi non formalmente acquisite dall’ente cittadino. Il motivo? Qualcuno, con la faciloneria che ha contraddistinto negli anni dirigenti e politici maranesi, non ha perfezionato (dopo gli espropri) le trascrizioni al Catasto. Pare che la stessa cosa sia avvenuta anche per via Del Mare e per altre arterie del territorio e finanche per il terreno dove sorge il mercato ortofrutticolo.

Morale della favola? L’edicolante attende che il Comune si dia una mossa. Nel frattempo l’ente, però, su un punto del territorio al momento non comunale ha realizzato una strada, strisce blu (e incassa soldi), parcheggi (e incassa soldi) ed eseguito diverse opere. Anche lo stesso ufficio tecnico (un tempo sezione distaccata del tribunale di Napoli) si troverebbe nel limbo, nella stessa terra di nessuno. Paradossalmente, se l’edicolante avesse sostituito la struttura senza comunicarlo al Comune (le volumetrie sono identiche, cambia il materiale e poco altro), nessuno se ne sarebbe accorto.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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