L’agognato via libera della Cassa depositi e prestiti non è ancora arrivato. E non arriverà nemmeno entro la fine di questa settimana. Se ne parlerà la prossima, se tutto filerà per il verso giusto. Ragion per cui è sempre più difficile che i lavori al manto stradale, garantiti a più ripresa dal dirigente dell’ufficio tecnico Pasqualino Di Pace, possano effettivamente iniziare entro luglio. La Cassa depositi e prestiti, che ha già vagliato le proposte del Comune di Marano, deve rilasciare il benestare definitivo per l’utilizzo di vecchi fondi mai (inspiegabilmente) impiegati dall’ente cittadino. Dopo l’ok della Cassa depositi, occorrerà bandire le gare e occorreranno pertanto almeno quindici o venti giorni per completare le relative procedure. Bisognerà affidare i lavori alle ditte vincitrici, da individuare con il sistema del Mepa. Solo allora, tra l’altro sotto riserva di legge, in attesa quindi dell’arrivo dei certificati antimafia, potranno essere avviati i lavori in diverse strade di Marano: non a via Del Mare, via Marano-Quarto e via Corree di sopra, dove si agirà con le economie derivanti dai ribassi a base d’asta. Intanto cresce il nervosismo nella sede dell’ufficio tecnico di via Nuvoletta, dove è consentito – anche nei giorni di non ricevimento – a tutti di entrare negli uffici e di movimentare carte e documenti. I vertici del settore hanno bandito solo i giornalisti, che lavorano per la comunità, ma non gli intrusi di vario genere. Abbiamo foto e video che testimoniano tale andazzo, ma non li mostreremo ai commissari dell’ente né tanto ad altri soggetti, poiché riteniamo sia tutto inutile. A Marano, purtroppo, si respira uno stranissimo clima di tolleranza verso alcuni personaggi del Comune, che possono fare il bello ma soprattutto il cattivo tempo.

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