Le erbe spontanee offrono una vasta gamma di utilizzi, da quelli culinari a quelli ornamentali o curativi. Conosciuto da sempre in tutto il Mediterraneo, coltivato in quella pianura di Maratona che fu teatro di scontro tra greci e persiani, e presente in abbondanza negli orti di Carlo Magno, il finocchietto selvatico appare come un ciuffo barboso, dai filamenti sottili, di un bel verde brillante, in tutte le zone prive di smog. Spontaneo tra i rossi papaveri o accanto alle lavande, accompagna la crescita delle erbacce lungo i filari degli orti. ‘A fennucchiella…così si sente chiamare questa erbetta nel Meridione, può, con il suo aroma fresco e dolce, accompagnare alcuni piatti: frittate estive, insalate, macedonie. Oggi vi propongo un risotto.
Ingredienti:
320 gr di riso parboiled
una cipollina di Tropea
un ciuffo appena colto di finocchietto
una noce di burro
parmigiano grattugiato
brodo vegetale q.b.
mezzo bicchiere di vino bianco secco
sale e pepe
1 bustina di zafferano (facoltativa)
Preparazione
Tritare alcuni anelli di cipolla e lasciarli imbiondire in un tegame con il burro, versare il riso e lascarlo tostare, fino a che i chicchi saranno trasparenti. Versare il vino e sfumarlo. Cominciare ad aggiungere il brodo vegetale preparato precedentemente e tenuto in caldo. Nel brodo per risotti io, in estate, aggiungo salvia fresca, menta e bucce di limone, per avere un aroma più fresco. In questo caso anche un ciuffo di finocchietto. Il finocchietto lavato, asciugato e tritato finemente va aggiunto a metà cottura del riso. La cottura va ultimata con l’aggiunta di pepe, sale se necessario, altro burro se piace un riso all’onda, parmigiano. Lo zafferano può dare al risotto un colore più vivace. Decorate il piatto con piccoli rametti di finocchio.
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