Marano città insicura e terra di conquista. Ora sfondano (in pieno giorno) anche le vetrate delle banche

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Marano città insicura, Marano sotto assedio. I tempi della città “tranquilla”, della città della camorra imprenditoriale e poco appariscente, dedita solo agli affari, sono lontani, lontanissimi. Furti e rapine sono all’ordine del giorno e ora, con la tecnica dell’auto ariete, si sfondano anche le vetrate di una banca, in pieno giorno, davanti ai passanti. Bottino: 10mila euro. L’auto rubata a Melito. Scene da film, insomma, scene che rievocano quelle degli attentati terroristici. Da dove vengono questi predoni, questi nuovi barbari? Sono mesi che ce lo chiediamo. Marano è diventata come Melito, Mugnano e gli altri centri a ridosso del capoluogo. Una crisi che sembra irreversibile. Le forze politiche sono del tutto assenti, l’associazionismo incide poco, le forze dell’ordine sono poche, la nuova compagnia dei carabinieri non è stata ancora attivata, la struttura comunale è povera di uomini e competenze, il senso civico latita. E la camorra locale? Nemmeno quella ha un profilo alto. Delinquenti di piccolo cabotaggio o malavitosi che vogliono togliersi i sassolini dopo anni di oblio. Non hanno a cuore la città, la loro città, non hanno rispetto per nessuno. Solo “squarcionerie”, cattiverie e abusi.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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