Province, la casta torna al voto domani per eleggere se stessa. Elezioni senza cittadini

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La casta che elegge la casta. Potrebbe sintetizzarsi così il voto che domenica, 8 gennaio, saranno chiamati a esprimere 29.297 tra sindaci e consiglieri comunali di 2.427 comuni italiani, per il rinnovo di 37 consigli provinciali. Si chiamano ‘elezioni di secondo livello’: rispetto ad altre consultazioni sono passate quasi inosservate alla maggior parte dei cittadini (che ne sono esclusi), ma non ai diretti interessati. Così, accanto a chi ne fa un banco di prova per prossime elezioni, c’è chi si è schierato apertamente contro questo voto, invocando l’astensione e invitando al boicottaggio.
Ed ecco che ai soliti inciuci, alle alleanze e alle fratture, questa volta nel calderone delle polemiche si è aggiunta anche l’indignazione (non certo unanime) per quei 458 politici che domenica saranno eletti non dal popolo, ma da altri politici. Un effetto della legge Delrio  che due anni fa prevedeva la trasformazione delle Province in enti di secondo livello, per cui non sono previste elezioni dirette. Solo che le ex Province, nel frattempo, hanno continuato a occuparsi di strade, edilizia scolastica e altre vecchie competenze con un taglio di circa 2 miliardi di euro in due anni. Per eliminarle del tutto non sarebbe bastata neppure la riforma costituzionale bocciata con il referendum del 4 dicembre scorso, che ne avrebbe sì cancellato il nome dalla Carta, ma rimandava la sostanza a una nuova riforma. Strade, scuole, ambiente, trasporti: nonostante l’importanza di queste competenze non solo i cittadini non potranno scegliere chi li rappresenterà in questi enti (così come è accaduto già in altre 27 Province tra settembre e dicembre 2016), ma si è creato un paradosso nel paradosso.
LE PROVINCE IN CUI SI VOTA – Domenica si vota nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Brescia, Brindisi, Chieti, Como, Foggia, Forlì-Cesena, Frosinone, Grosseto, Isernia, La Spezia, Latina, Lecce, Lecco, Livorno, Monza-Brianza, Novara, Padova, Perugia, Pesaro Urbino, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Taranto, Teramo, Terni, Verbano Cusio Ossola, Verona e Vicenza. Per l’allerta meteo l’elezione per il rinnovo dei consigli provinciali di Potenza e Matera è stata rinviata a mercoledì, 11 gennaio. Sono sei, in totale, le Province che andranno al voto tra il 9 e l’11 gennaio, una il 29 gennaio. A fine mese potrà dirsi ufficialmente chiusa la tornata elettorale che nel corso dell’anno ha visto il rinnovo degli organi di 71 su 76 delle nuove Province delle Regioni a Statuto ordinario. Sempre con elezioni di secondo livello: in totale 61.127 elettori, sindaci e consiglieri comunali in rappresentanza di 5.120 comuni coinvolti, chiamati ad eleggere 842 consiglieri e 16 presidenti. Nelle Province nelle quali si è già votato l’affluenza al voto è stata molto alta, con una media che si è attestata al 78%, con picchi che hanno sfiorato il 95% degli aventi diritto.
Il Fatto
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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