Qualche rifiuto in strada, soprattutto in via Del Mare e in via San Castrese, lo si è visto durante gli ultimi giorni festivi. Colpa dell’inciviltà (i rifiuti sono stati conferiti nelle modalità difformi da quelle previste) e di un servizio che, come è ormai noto, non sempre è impeccabile.
Particolarmente inquietante è il dato sulla raccolta differenziata. Solo pochi anni fa Marano era tra i comuni più virtuosi (65 per cento) del comprensorio flegreo-giuglianese; ora invece è in coda (poco più del 30 per cento) alle classifiche provinciali. Motivo che ha spinto l’Ente, retto dal commissario straordinario Franca Fico, a rispondere agli avvisi pubblici regionali per i comuni in difficoltà con la pratica della differenziazione dei rifiuti. E’ stato presentato un progetto che consentirà al Comune di Marano di ottenere nuove attrezzature (bidoni e scarrabili) e alcune figure tecniche (almeno 3) che dovranno supportare funzionari e responsabili di procedimento dell’area Ambiente del municipio.
Per l’isola ecologica, invece, occorrerà attendere il via libera dell’Arpac. Per il sito, non ancora aperto, sono stati spesi 300 mila euro (fondi comunali) e altre centinaia di migliaia di euro (fondi regionali) per l’acquisto delle attrezzature. Sulle modalità di spesa dei primi fondi ci sarebbe tanto e tanto da dire e, forse, da indagare.
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