Non vogliono turbare le altre religioni, quelle scuole che censurano Gesù

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Ma perché a dirigerle ci sono presidi o insegnanti troppo impegnati ad abbracciare i figli degli immigrati per difendere le proprie tradizioni. E così succede che gli alunni di una scuola di Flero, in provincia di Brescia, non hanno potuto cantare Astro del ciel per “non offendere altre fedi”. Un episodio simile era successo una decina di giorni fa a Pontevico, altro Comune della provincia di Brescia, dove la dirigente scolastica Paola Bellini aveva pensato bene di sostituire le parole della famosa canzone Merry Christmas. Anziché “canta perché è nato Gesù”, nelle fotocopie distribuite ai bambini della scuola elementare, per le prove di canto, si leggeva: “canta perché è festa per te”.

Il nome di Gesù fa paura, tanto da essere bandito persino dalle canzoni di Natale. Gli episodi aumentano di anno in anno. E, sotto il Natale, ovviamente fanno molto più clamore. L’ultima polemica ha investito il “Saggio di Inverno” di Flero. Come racconta l’Ansa, ai bambini è stata vietata la canzone Astro del ciel. Hanno pututo intonare la melodia, ma senza cantarne le parole. Un’assurdità senza precedenti giustificata con la difesa delle altre religioni. “Anche se lo Stato e la scuola si dichiarano laici nella loro autonomia – ha commentato l’assessore alla cultura del comune Bresciano Elena Franceschin – vorremmo che nelle scuole sul territorio si facessero ‘Concerti di Natale’ e non ‘Saggi d’inverno’ dove i ragazzi si sentano liberi di cantare Astro del Ciel senza pensare di poter offendere od escludere gli scolari che appartengono

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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