Il “padre del frumento”, capostipite di tutti i cereali, è approdato in Europa dall’Asia Minore. Il farro è probabilmente il più antico cereale spontaneo, conosciuto in Mesopotamia e presso i Greci, fu il cibo preferito dagli Etruschi, dai liguri, e nutrizione delle legioni romane di conquista. E’ dal nome farro che deriva il termine farina; il farro è il più robusto dei cereali, la sua spiga è compatta e l’involucro, aderendo tenacemente ai chicchi, riesce a proteggerli in modo naturale, senza l’ausilio di interventi chimici. Una volta raccolto, il farro ha una resa bassa dal punto di vista della quantità, ma è prezioso per le sue caratteristiche nutritive e può essere usato in innumerevoli modi. Preliminarmente prima di cuocere il farro conviene distenderlo su un vassoio per eliminare i chicchi impuri o spezzati. La sua cottura è di circa 20 minuti in acqua e sale e non c’è bisogno di metterlo a bagno. Ecco la nostra zuppa autunnale:
Ingredienti
500 gr di fagioli borlotti ammollati
300 gr di verza
200 gr di farro
1 fettina di lardo a dadini
4/5 pomodori pelati
200 gr di piselli
2 patate a pezzetti
2 zucchine
Odori: 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio evo
Sale e pepe
Preparazione
Preparare un battuto di lardo e odori, farlo consumare per qualche minuto in una pentola capiente con l’olio, aggiungere i pomodori, i legumi e le verdure a pezzetti. Allungare con acqua calda un po’ alla volta e cuocere per circa due ore. Al termine della cottura metà della minestra va passata nel passaverdure (si sconsiglia il minipimer che produrrebbe troppa aria), Rimettere in pentola il tutto e far cuocere ancora per 20 minuti con il farro. Regolare di sale e di pepe e servire la zuppa calda con un filo d’olio a crudo.
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