Un ufficio pubblico non a norma sotto tutti i punti di vista: impraticabile per i disabili, privo di scale di emergenza e dotato di servizi igienici in formato mignon. Di agibilità, di certificazioni nemmeno a parlarne. Tutti lo sanno, tutti ne parlano ma da anni le operazioni per il trasloco dei dipendenti comunali, che da via XXIV Maggio (l’istituto dove c’erano le suore) dovrebbero essere trasferiti nei locali (ex tribunale) di via Nuvoletta, continuano a slittare.

E’ una vergogna, al pari delle scuole senza certificato di agibilità e dei numerosi beni confiscati o sequestrati né affidati né abbattuti né acquisiti al patrimonio comunale. Una vergogna avallata da ben due amministrazioni comunali (ivi compresa la gestione commissariale Tramonti).

Il trasloco è stato annunciato svariate volte, poi tutto si è fermato. Il motivo? I locali di via Nuvoletta necessitano di interventi per consentire il regolare svolgimento delle operazioni dell’area Demografica, dell’ufficio elettorale e quant’altro.

Si era deciso, in un primo momento, di sistemare i dipendenti al piano di terra della struttura di via Nuvoletta, ma la decisione è stata fortemente contestata e non se ne face più nulla. Si era parlato, poi, di utilizzare il primo piano e alcuni locali al piano terra, che dovrebbero ospitare, tra l’altro, anche l’ufficio tributi e lo Stato Civile, anch’essi ubicati in una struttura inidonea (viale Duca D’Aosta) e di proprietà del Comune di Napoli. Parole, parole, parole, soltanto parole.

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