Marano, le mozioni che ricompattano la risicata maggioranza. E i casi De Stefano, Testa e Del Fiore

0
687 Visite

Allineati e coperti. La maggioranza di governo, risicata e sbandata, tenuta in piedi per questioni di orgoglio (il sindaco non si dimette per non darla vinta ai suoi detrattori) e di piccolo-grande interesse (vedi alla voce ufficio tecnico) sembra essersi ricompatta alla vigilia delle mozioni di sfiducia presentate dall’opposizione. Baiano, consigliere di Fdi che aveva preso parte alle trattative (una con l’Udc e una con il Pd) per mandare a casa Liccardo e che si era poi ritirato in extremis, è tornato nei ranghi. Lo stesso sembra aver fatto anche la consigliera Del Fiore, che ha sempre manifestato il suo disappunto per come stanno andando le cose ma che non ha mai il coraggio di fare quel che passo che un politico illuminato, specie di fronte a certe cose, dovrebbe fare.

Stando così le cose, la mozione di sfiducia al sindaco (almeno in teoria) sarà bocciata. Ma non è escluso che la maggioranza, come già accaduto in passato, sfugga nuovamente al confronto non presentandosi in aula.

Quanto a Fdi, resta al proprio posto l’assessore Gennarino Testa, fortemente contestato anche all’interno del proprio partito ma difeso a spada tratta dalla famiglia Scoppa, in pratica l’azionista di maggioranza dei Fratelli d’Italia “maranesi”.

Castrese Alfiero e Saverio Santoro? I due professionisti, coloro che a rigor di logica e buon senso hanno tutto da perdere e nulla da guadagnare a navigare in queste condizioni, continuano a far buon viso a cattivo gioco. Se ne stanno lì, in silenzio. Uno aspetta il famigerato assessorato (o altro?), mai arrivato e che mai arriverà; l’altro si crogiola dietro assurde scusanti e alibi.

Poi c’è il caso De Stefano. L’ex assessore alla Politiche sociali, in passato inviso al primo cittadino e al suo entourage, è diventato assiduo frequentatore del Comune e di certi personaggi in odor di ufficio tecnico e di mense. Era l’amico del “cuore” di Di Guida, che l’aveva sponsorizzato per il ruolo di assessore alle Politiche sociali, ora sembra esser diventato un tutt’uno con il primo cittadino e i suoi alleati. Sono lontani i tempi, insomma, di quando i due si scambiavano (in strada) reciproci “complimenti”. “Io ti mando alla Neuro”. Risposta: “E io ti mando all’ospedale”…

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti