Poi ci si lamenta se il Comune di Marano fallisce, se è in coma profondo e se la Corte dei Conti ci punisce. E’ di ieri la notizia che il Comune dovrà liquidare, alla luce di una recente sentenza del tribunale Napoli nord, 65 mila e passa euro a un dipendente comunale, S.R., in pensione da qualche mese, che ha svolto mansioni superiori nel lunghissimo arco di tempo che va dal 1999 al 2011. Un danno erariale, insomma, che ha spinto l’ente – che ha già deliberato il pagamento – ad inviare gli atti alla Corte dei conti per individuare chi, a suo tempo, autorizzò il dipendente ad occuparsi di funzioni non corrispondenti alla sua qualifica lavorativa. Vorremmo che il Comune facesse chiarezza e indicasse i nomi di coloro, politici o funzionari, che hanno avallato quegli atti. Poi ci si lamenta se il Comune fallisce. Il Comune di Marano, per fare favori a destra e a manca, incassava molto meno di quanto doveva e regalava soldi a destra e a manca, anche ad alcuni dipendenti. Quello di S.R., che ha svolto anche funzioni di comunicazione, non è l’unico caso.
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