Festini gay col parroco, il sacerdote pronto a lasciare

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“Se lo scopo di queste vicende è quello di mandarmi via, io vado via e tolgo dall’imbarazzo sua Eminenza». Don Mario D’Orlando riassume così il colloquio avuto nelle ultime 48 ore con il cardinale Crescenzio Sepe e traccia la sua “linea difensiva”. Lo fa di domenica mattina, alla fine della seconda messa della giornata, quella che ha celebrato puntuale alle 11. Tanta gente, qualcuna in più rispetto al tradizionale rito della domenica mattina. «Non so cosa stia accadendo, ma sono fiducioso che prima o poi si farà chiarezza su tutto. La mia sofferenza vera riguarda il disagio che sta attraversando questa comunità»: don Mario parla pubblicamente per la prima volta ad una folla di fedeli, lo fa dopo alcuni giorni dalla notizia del dossier arrivato in curia che descrive una vicenda iniziata nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e finita in un appartamento privato del centro, in cui una persona di 28 anni accusa un sacerdote che avrebbe avuto rapporti a pagamento con più ragazzi. Non una parola sulle accuse, né su chi possa avere avanzato quei sospetti, né sugli screenshot dei messaggi in chat che arricchiscono il dossier inviato all’attenzione della Curia.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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