Il re dei funerali finisce in carcere per reati di camorra. La figlia – all’epoca brillante studentessa di giurisprudenza, oggi giudice a Foggia – aveva avuto alle sue dipendenze in maniera fittizia (e molto probabilmente inconsapevole) l’affiliato al clan che successivamente uccise un consigliere comunale. Ancora intrecci tra imprenditoria e camorra a Castellammare di Stabia, con legami pericolosi che fanno emergere inquietanti accordi tra malavita organizzata e colletti bianchi. Tutto in cambio del «monopolio» nella gestione degli affari, senza avere problematiche di nessun tipo. Stavolta, il settore finito nel mirino della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli è nuovamente quello delle agenzie funebri dei Cesarano.
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